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FILMMAKER FESTIVAL 43 - Conclusione con Claire Simon,
Monica Stambrini e la cerimonia di premiazione


FILMMAKER FESTIVAL 43 - Conclusione con Claire Simon, Monica Stambrini e la cerimonia di premiazione
La giornata conclusiva di FILMMAKER 2023 si apre con Claire Simon e il suo "Notre corps", in proiezione speciale fuori concorso domenica 26 novembre alle 15.30 alla Cineteca Arlecchino. Un’opera importante, acclamata come documentario dell’anno in tutto il mondo, al cui centro è il corpo femminile nella sua dimensione politica e emotiva. La regista, da sempre vicina a FILMMAKER che le ha dedicato la prima retrospettiva italiana, entra nel reparto di ginecologia dell'ospedale parigino Tenon dove filma per molte settimane mostrando corpi di donne di tutte le età, lontani dai dettami delle mode, potenti e magnifici nella propria imperfezione. Corpi colti nei diversi passaggi della vita che nella loro singolarità mettono in campo il desiderio, la scoperta di sé, la maternità, la malattia, la morte. Ma proprio nel corso delle riprese, all’improvviso, gli equilibri mutano: Simon diviene paziente a sua volta scoprendo in quei giorni di avere un cancro. Si mette quindi in gioco filmando ciò che la riguarda con lo stesso pudore nell'uguaglianza della cura che esclude classe e provenienza e credendo fermamente alla costruzione di un io collettivo femminile.

Dopo la presentazione di domenica all’Arlecchino, Claire Simon terrà una masterclass condotta da Barbara Grespi, lunedì 27 novembre alle 10.00 all'Institut Français Milano.

Alle 19.30 si aprono le porte dell’Arcobaleno Film Center con Teatro Sconfinato e "Todos Los Males" del gruppo Anagoor, compagnia teatrale di ricerca fondata da Simone Derai e Paola Dallan.

Al termine, alle 21.30, la proclamazione dei vincitori dei Concorsi Internazionale, Prospettive e del Premio Gradi di Libertà per la migliore opera italiana in VR e chiusura con Monica Stambrini e il suo CHUTZPAH Qualcosa sul pudore. Auto-finzione in forma di diario filmato, il film racconta il momento di passaggio di una donna, la regista stessa, dopo la fine di una relazione d'amore. Girato nell’arco di dieci anni, e in diversi formati, insieme ai figli, ai genitori, e soprattutto a se stessa “mamma e adolescente”, Stambrini si avventura in una ricerca intima “spudorata” mettendosi in scena con auto-ironia.

24/11/2023, 17:58