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PESARO 59 - "Racconto il Cocorico' senza nostalgia"


Il regista Francesco Tavella ha presentato alla Mostra del nuovo cinema di Pesaro il suo documentario "Cocoricò Tapes"


PESARO 59 -
"E' andata meglio di ogni aspettativa, la piazza era piena e molto coinvolta, c'erano anche un sacco di ragazzini appoggiati alle transenne... Non mi aspettavo tante risate, tanti applausi, tante emozioni": con queste parole Francesco Tavella, regista del documentario "Cocoricò Tapes", presentato in anteprima mondiale alla Mostra del cinema di Pesaro, racconta la "prima" del suo lavoro, nato grazie al crowdfunding e basato quasi interamente su preziosi e inediti materiali d'archivio.

Il Cocoricò di Riccione negli anni '90 è stata una delle discoteche più famose d’Europa, tanto da essere invitata a rappresentare l’Italia alla Love Parade del 1996. Dal 1993 Loris Riccardi ne diventa Art Director e il locale, con la sua iconica piramide, diventa un punto di riferimento assoluto.

"Raccontare gli anni '90 penso sia impossibile, ma spero di aver aiutato chi li ha vissuti a rivedere i loro anni trascorsi. Ma il documentario non è per i nostalgici, abbiamo evitato in ogni modo che trasparisse nostalgia e per questo abbiamo fatto pochissime interviste ex-novo, abbiamo usato quasi interamente materiali originali. Così il pubblico di oggi può farsi la sua opinione: anche chi ai tempi evitava di andarci, oggi può avere la conferma di aver fatto bene, oppure no. Per i più giovani spero possa essere di ispirazione per provare a creare qualcosa di grande come allora".

Si dice che tutto nasca dal ritrovamento casuale di VHS contenenti immagini inedite e amatoriali degli anni ‘90. "Beh, il caso a volte va aiutato e diciamo che un po' abbiamo cercato, tra amici che avevano lavorato lì. La fortuna è stata incontrare l'archivio di Serafino Vaccino, l'unico che aveva il permesso di fare riprese all'interno, non si facevano entrare molti giornalisti perché volevano raccontarne solo il lato più negativo. Lui era molto amico del proprietario, per fortuna ha registrato un materiale eccezionale".

Un'epoca che non può tornare, forse, ma che è sicuramente nel cuore di tanti. "Ai tempi le persone stavano insieme, si toccavano, condividevano i pensieri. E in questo la conferma arriva anche dal crowdfunding di successo che abbiamo realizzato, centinaia di persone hanno dato il loro contributo: il Cocoricò è nell'immaginario collettivo, ma non volevamo fare un film solo biografico e per appassionati puri, abbiamo cercato di arrivare a un pubblico più ampio".

L'epopea del locale romagnolo è profondamente radicata nei suoi tempi, che vengono riassunti a inizio documentario con un veloce ma efficace montaggio di immagini d'epoca, dalla caduta del Muro in poi. "Li abbiamo scelti seguendo due filoni - spiega ancora Tavella -. I miei ricordi personali su quel periodo storico, certo, ma anche le influenze esterne che hanno portato alla nascita del Cocoricò, che aveva la sua particolarità nel guardarsi intorno, cercare nel mondo le "stranezze" che venivano portate dentro e rielaborate: lo scopo era sì di far ballare ma anche dare altri stimoli a chi veniva lì".

"Da Pesaro partiamo con grande entusiasmo, abbiamo dimostrato che possiamo fare grandi cose. Si spera di arrivare il più lontano possibile".

Cocoricò Tapes è prodotto da La Furia Film (Cesena) e Sunset Produzioni (Forlì), e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission.

19/06/2023, 14:38

Carlo Griseri