Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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ANGELO FROGLIA - L'INGANNO DELL'ARTE
- La vita come passione che brucia


ANGELO FROGLIA - L'INGANNO DELL'ARTE - La vita come passione che brucia
Una storia di una vita intensa e passionale quella che racconta il regista Tommaso Magnano nel suo documentario Angelo Froglia - L'Inganno dell'Arte. Ancora una volta una vicenda che viene da Livorno, città di marinai, pittori e geni sregolati. Per i più Angelo Froglia (Livorno, 1955 – Roma, 1997) è noto per essere stato lo scultore che ha partecipato alla beffa delle famose teste di Modigliani, ritrovate nel canale di Livorno nel 1984 e che tanto fecero discutere per le attribuzioni sbagliate e i veri e propri sfondoni presi da famosi critici dell'epoca. Molti non sanno però che Froglia è stato soprattutto un artista e un uomo dalla vita interessante anche se, purtroppo, volta ad una passione autodistruttiva. Artista livornese irrequieto e irregolare, portuale impegnato nelle lotte politiche e nei movimenti di estrema sinistra, subisce l'esperienza del carcere e della tossico dipendenza. Accantonando i riflettori e la celebrità che gli sarebbero potute derivare dalla famosa beffa di Modì, continuò la sua ricerca pittorica ed esistenziale bruciando tutto in una breve e fulminea esistenza.

Il documentario è interessante per le testimonianze degli amici e dei parenti dell'artista e per i molti video tapes girati durante la preparazione delle (vere) false teste di Modigliani. In Froglia la vita, l'arte e persino la poltica sono viste come una performance estrema, come un mettere in gioco le potenzialità espressive dell'uomo. La sua è una pittura violenta e densa di colori, con degli stili molto diversi a seconda dell'umore e del periodo in cui visse. Nella seconda parte del film si racconta la vita carceraria e la sua detenzione nel braccio politico dell'Isola di Pianosa. Questo documentario va ad approfondire un personaggio che era apparso nel bel lavoro di Giovanni Donfrancesco "Le Vere False Teste di Modigliani".

26/05/2017, 18:55

Duccio Ricciardelli