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Corti d'Autore per la Giornata Mondiale dell’Animazione a Torino


Corti d'Autore per la Giornata Mondiale dell’Animazione a Torino
Anche quest’anno il 28 ottobre 2016, storico anniversario della prima proiezione pubblica di un disegno animato, avvenuta nel 1892, Asifa, Association internationale du film d’animation, celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Animazione. A Torino, in questa data, č ormai consueto l’appuntamento con il Cartoon d’Or, il piů autorevole riconoscimento europeo assegnato ai cortometraggi animati da CARTOON, la principale organizzazione d’Europa a supporto dell’industria del cinema d’animazione. All’interno della rassegna “Corti d’autore”, l’appuntamento mensile di programmazione a cura del Centro Nazionale del Cortometraggio presso il Museo Nazionale del Cinema, verranno proiettati i cinque finalisti scelti tra 23 film che hanno giŕ vinto alcuni dei piů prestigiosi festival europei di cinema d’animazione, dal Festival di Annecy all’Animafest di Zagabria, dall’Internationales Trickfilm Festival di Stoccarda al Cartoon East, una coalizione delle principali rassegne nell’est europeo.

Dalla selezione di quest’anno due dati saltano subito all’occhio: la preponderanza di produzioni francesi – ben tre su cinque – e una gran voglia di non essere troppo “corti”. Si va, infatti, dagli otto minuti dello spagnolo Alike ai 19 del danese Machine. La scelta di realizzare dei “corti-lunghi” consente di approfondire la psicologia e la caratterizzazione dei personaggi, lasciando spazio alla storia e, soprattutto, alla descrizione di ambienti e atmosfere. In effetti, il protagonista quasi assoluto dei corti in programma č lo spazio urbano: surreale, inquietante e selvaggio in Peripheria di David Coquard-Dassault, diventa kafkiano e brulicante di vita in Alike di Daniel Martínez Lara e Rafa Cano Méndez. La tragedia intimista di Machine, opera prima del premiatissimo Sunit Parekh, č legata a un delirante progetto di ristrutturazione urbana, mentre gli adolescenti sbandati di Yul and the Snake di Gabriel Harel si muovono in lande desolate battute dal vento, un terrain vague solo apparentemente deserto e disabitato. Anche Under Your Fingers di Marie-Christine Courtčs racconta i grandi spazi del passato in cui rivivono, in un memorabile affresco, diverse generazioni di donne tra l’Asia e l’Europa.

19/10/2016, 16:44