Dal 6 al 9 ottobre a Firenze il Clorofilla film festival

Si chiude a ottobre l’edizione 2016 del Clorofilla film festival. Un festival anomalo che si sviluppa nello spazio e nel tempo. Iniziata a giugno in Salento, la manifestazione di cinema “green” promossa da Legambiente, dopo aver toccato undici località italiane, si conclude con quattro serate allo Spazio Alfieri di Firenze, grazie alla disponibilità e alla collaborazione dello storico cinema fiorentino e di Quelli della Compagnia. Come lo scorso anno ci sarà la presenza di Novo Modo, l’iniziativa promossa da Fondazione Banca Etica e da tanti altri soggetti.

Dal 6 al 9 ottobre si parlerà attraverso le immagini di bioarchitettura, di economia civile, di agricoltura sostenibile, di inquinamento, di parchi, di temi ambientali e sociali e di nuova “linfa” del cinema italiano con lavori che non sono mai stati proiettati a Firenze.

Ci sarà anche il corto pluripremiato “Bellissima” di Alessandro Capitani, vincitore del David di Donatello 2016, “Babbo Natale” di Alessandro Valenti e “Amira” di Luca Lepone, vincitori del concorso MigrArti. Per i documentari invece sono previsti “DERT” di Mario e Stefano Martone su un’esperienza positiva di imprenditoria nei luoghi tragici della guerra nei Balcani che ha come “narratore” il fotografo Mario Boccia, “La Gente Resta” di Maria Tilli, la storia della famiglia Resta e la forza di continuare a vivere a Tamburi, il quartiere più inquinato d’Italia, nonostante i veleni dell’ILVA, prodotto da Fabrica con Rai Cinema, “Don’t flush your freedom” di Alessandro Turci e Federica Miglio che racconta il mondo e la filosofia EARTHSHIP: la bioarchitettura creata dal rivoluzionario architetto americano Mike Reynolds, “Bioresistenze” di Guido Turus e Elisabetta Angelillo, un viaggio dentro il mondo dell’ agricoltura sostenibile.

Ci sarà spazio anche per il documentario campione d’incassi in Francia “Domani” di Cyril Dion e Mélanie Laurent, un lavoro on the road fatto da persone che vorrebbero dare il loro contributo per salvare il pianeta.