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Tutto pronto per il Bienne Festival du Film Français d’Helvétie 2016


Tutto pronto per il Bienne Festival du Film Français d’Helvétie 2016
Cinema francese e francofono in passerella dal 14 al 18 settembre a Bienne per la 12a edizione del Festival du Film Français d’Helvétie. Per la dodicesima volta Bienne, città bilingue, situata alle porte della svizzera tedesca, con il suo Festival mira a creare e sviluppare l’incontro di culture linguistiche diverse attraverso la settima arte indirizzandosi ad un pubblico sia romando che svizzero tedesco che nell’edizione precedente era il 50% degli spettatori.

Nel 2011, i film presentati erano 35 quest’anno invece sono una sessantina tra lungometraggi e corti in versione originale sottotitolati in tedesco. Questo è uno degli aspetti della riuscita di una manifestazione in espansione quantitativamente ma soprattutto qualitativamente diretta da Christian Kellenberger. Quella di quest’anno sarà un’edizione all’insegna del buon cinema: ecclettismo e esclusività. Lo si può affermare in quanto per la quasi totalità i film non sono inediti.

La conosciuta e brava attrice francese, Ariane Ascaride (La Communion solennelle 1977 , Le ciel attendra 2016) che succede a Jean Paul Rouve ne è la madrina. Nella sezione Horizon troviamo anche Pericle il nero di Stefano Mordini, cooproduzione Italia-Belgio, già presente nell’ultima edizione di Un Certain Regard (Cannes). Un noir verista e scostante su di un camorista atipico, interpretato con impegno da Riccardo Scamarcio.

Nelle prime visioni brillano per verve narrativa Saint Amour di Benoit Delphine e Gustave Kerven, con una coppia comica travolgente: Gérard Depardieu e Benoit Poelvoorde, padre e figlio in visita ad una fiera vinicola dove trovano la loro felicità negli incontri e nel vino. Médecin de campagne di Thomas Lilti, storia appassionante di un medico di campagna dedito corpo e anima alla sua professione e del suo conflitto con la giovane dottoressa che deve sostituirlo. E poi lo squinternato e sorprendente Ma Loute di Bruno Dumont, piacevole scoperta al Festival di Cannes. Alcuni altre produzioni internazionali notevoli sono: l’avvincente e drammatico La Fille inconnue, un giallo nel campo della medicina dei maestri della cinematografia belga Luc et Jean-Pierre Dardenne, il dramma romantico d’ambientazione storica Mal de pierre dell’attrice e regista benvoluta a Cannes Nicole Garcia e la scoperta dell’ultima edizione di Locarno Le Ciel attendra di Marie-Castille Mention-Schaar, film coraggioso di denuncia, anche se un tantino ingarbugliato nella forma, di casi di giovani donne francesi che partono per arruolarsi nelle file dell’Isis.

Nelle produzioni svizzere sono presenti Un juif pour l’exemple, lungometraggio di Jacob Berger ambientato in una Payerne invernale grigia che filma con verismo l’infatuazione hitleriana di un gruppo di giovani balordi che li porta all’omicidio xenofobo di un commerciante di origine ebraica. Superlativa l’interpretazione di Bruno Ganz. Ma vie de courgette di Claude Barras riuscito ed atteso film d’animazione è nel programma destinato ai giovani unitamente al capolavoro La Tortue Rouge di Michael Dudok De Wit, avventure di un naufrago su un’isola deserta.

Le informazioni sulla 12° edizione del Festival du film Français d’Helvétie si possono trovare al seguente indirizzo: www.fffh.ch

09/09/2016, 08:48

Augusto Orsi