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VENEZIA 73 - I giorni in cui la vita cambia


Quattro ragazze raccontate da Giuseppe Piccioni nel film "Questi Giorni". Film in Concorso che sembra non avere il necessario peso per competere


VENEZIA 73 - I giorni in cui la vita cambia
Le interpreti di "Questi Giorni" di Giuseppe Piccioni
Giuseppe Piccioni si tuffa di testa in un mare di ragazze, tra la loro amicizia e in un momento preciso delle loro vite. Questi Giorni è il terzo film italiano in Concorso alla Mostra di Venezia ma non riesce a mettere peso al nostro cinema in competizione.

Quattro ragazze, tra canottierine, mutandine, reggisenini vivono questi giorni insieme, forse gli ultimi prima di crescere, alla ricerca della propria strada nella vita, finendo in eventi poco probabili e molto sceneggiati, cioè scritti evidentemente con una cura negli incastri e nei dettagli da farli sembrare palesemente usciti dalla mente di qualcun altro.

Piccioni esagera con i rallenty accompagnati da un coro muto quasi sacro, alla ricerca di quell'eleganza sorrentiniana che ormai sembra l'unica strada per offrire visibilità e "fare il look" a un film italiano. Due ore di film sono troppe, con un finale che si posticipa di inquadratura in inquadratura mostrando passo dopo passo ciò "che ne sarà di loro".

Il regista prova ad interessarci seguendo le vicende, ai limiti del noioso, delle quattro ragazze che non perdono occasione per tacere, mostrando una certa distanza tra di loro tanto da farci chiedere "ma perché queste sono amiche?". Lo sforzo di scrivere quattro personaggi con così differenti caratteristiche, riesce solamente a portarle lontane, mostrando molta idiosincrasia e poca amicizia.

Maria Roveran, Marta Gastini, Caterina Le Caselle e Laura Adriani passano dalla fissità espressiva quasi totale a una sequela di smorfie ingiustificate nel tentativo di "fare personaggio" non arrivando allo scopo però, quasi mai. Filippo Timi non è da meno e con balbettii e faccette riesce ad essere più se stesso che un professore di filosofia.
Altro discorso per Margherita Buy, sempre precisa e misurata, capace con pochi ritocchi a entrare nei panni di qualunque personaggio.

Anche questo film sembra poca cosa per essere in competizione, ma mentre "Piuma" e "Spira Mirabilis" hanno caratteristiche definite e danno la sensazione soltanto di essere in una categoria diversa, "Questi Giorni" sembra senza carattere mancando l'obiettivo di avere in Concorso un regista affermato con un film di un certo peso.

08/09/2016, 13:07

Stefano Amadio