Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Al Film Festival della Lessinia gli appuntamenti
che rendono omaggio al sottosuolo


Al Film Festival della Lessinia gli appuntamenti che rendono omaggio al sottosuolo
Prosegue al Film Festival della Lessinia di Bosco Chiesanuova l'omaggio tematico incentrato sul sottosuolo. Chi ha paura della caverna? È la domanda che offre lo spunto alla filosofa Adriana Cavarero, in dialogo con Massimo Natale per l'incontro "Parole Alte" in programma mercoledì 24 agosto alle 16.30 in Sala Olimpica, di approfondire la conoscenza della dimora primordiale e del rifugio che si ritrova in molte forme nell’immaginario dell’Occidente. In principio, per Platone, è il luogo della magia e dell’inganno, un gioco di ombre che attraggono l’occhio degli uomini ancora infanti. Alla fine è, per la talpa solitaria di Kafka, tana e prigione, riverbero di suoni e rumori che sollecitano il controllo ossessivo dell’orecchio.

Alle 11 le proiezioni al Teatro Vittoria si aprono con "The hateful eight" (Usa 2015). Premio Oscar per la miglior colonna sonora a Ennio Morricone, è l'ottavo film di Quentin Tarantino. Ambientato nell'innevato Wyoming poco dopo la Guerra di Secessione, narra l'epopea di otto beceri individui i cui destini si incrociano fatalmente.

Alle 16 riprende la programmazione per bimbi e ragazzi. Arriva dal Brasile l'animazione "Caminho dos gigantes – Il cammino dei giganti" (Brasile 2016) di Alois Leo. In una foresta di alberi giganti la natura è musica, respiro, un tutt'uno con la vita degli uomini. Oquirá, una ragazzina indigena di sei anni, sfida il suo destino per imparare a comprendere il ciclo della vita. È un'anteprima per l'Italia "Neige – Neve" (Francia, Svizzera 2015) in cui Prune parte per la gita scolastica. Chi avrebbe detto che, prima dell'estate, sarebbe giunta un'inaspettata bufera di neve? Così Philémon parte alla ricerca della sorella, a bordo di una slitta e in compagnia di un nuovo amico.
In sette minuti "Oh, darling! – Oh, cara!" (Russia 2014) la regista Nastya Voronina la bella volpe canta una serenata alle galline, facendo innamorare il pollaio, ma il gallo non è d’accordo. Storia che supera i pregiudizi ed abbraccia la diversità. Parla di una volpe che riesce ad ingannare tutti "Die geschicchte vom fuchs, der den verstand verlor – La storia della volpe che perse la ragione" (Germania 2015) di Christian Asmussen e Matthias Bruhn. A chiudere il pomeriggio è "La petite pousse – Il semino" (Francia 2015) di Chaïtane Conversat. Con la sua stoffa magica, la bambina si cuce meravigliosi vestiti, mentre le formiche trasportano la sua casa in luoghi sempre diversi. Un giorno, però, ingoia per sbaglio un semino e una piantina le spunta dall’ombelico.

L'appuntamento con le pellicole in competizione Montagne Italia è, alle 18, con l'anteprima "La stazione di posta" (Italia 2016). Nel suo cortometraggio, il veronese Carlo Malacchini (in sala per rispondere alle domande del pubblico al termine della visione del film) descrive quando i Lessini, tra Ottocento e Novecento, erano terra di confine. Un giorno, in una contrada che funge da stazione di posta, sostano eleganti viaggiatori tra cui una ragazzina dai capelli d'oro. A seguire, "Storie di uomini e lupi" (Italia 2016) di Alessandro Abba Legnazzi e Andrea Deaglio. Da qualche tempo la presenza del lupo si sta espandendo sulle Alpi. Il ripopolamento di questa specie protetta è fonte di un dibattito controverso: da una parte l'entusiasmo e gli studi scientifici, dall'altra i disagi degli allevatori.

Alle 21 il grande schermo si riaccende con il lungometraggio in concorso "Die schwalbe – La rondine" (Svizzera 2016) del regista curdo Mano Khalil, a Bosco per incontrare il pubblico del Festival a conclusione della proiezione al Teatro Vittoria. La giovane Mira parte dalla Svizzera per il Kurdistan iracheno, spinta dal desiderio di cercare suo padre e, con lui, le sue radici. L'incontro con Ramo cambierà il suo viaggio, tra la magnificenza delle montagne e le rovine delle città bombardate.

Non solo cinema: gli eventi iniziano alle 10 con il laboratorio 8+ Segni di uomini e animali nelle grotte. Con le rocce della Lessinia e materiale riciclato, i bambini ricostruiscono le tracce degli uomini delle caverne. Da mattina a notte quando, alle 23, la Piazza del Festival si anima con la patchanka dalle influenze ska, reggae, balkan, funky, latin e punk della carovana musical-circense del Disperato Circo Musicale: uno dei più interessanti gruppi emergenti del panorama underground veronese.

23/08/2016, 14:56