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La Cineteca Nazionale con il suo patrimonio
a "Il Cinema Ritrovato" di Bologna


All’interno della manifestazione Cinema Ritrovato, il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale ha partecipato con tre momenti di grande valore internazionale. Con Vittorio Storaro per la copia redux di Apocalypse Now, con due rarissimi film brevi di Stanlio e Ollio ed una collaborazione fondamentale alla personale di Mario Soldati, “uno scrittore a Cinecittà” .


La Cineteca Nazionale con il suo patrimonio a
La proiezione di Apocalypse Now, il celebre viaggio lisergico e disperato di Francis Coppola dentro al Cuore di tenebra, opera fondamentale per l’intera storia del cinma, è stata accompagnata da una entusiasmante master class del cinematographer Vittorio Storaro che per questo lavoro ha ottenuto il Premio Oscar. Che tra le molte cose ha sottolineato che “è stato nella realizzazione uno dei film più lunghi ,complessi e costosi, pieno di sfide e periodi critici per Coppola prima di tutti. All’inizio, quando ricevetti la proposta, pensai di rifiutare. Non capivo cosa c’entrassi con un film di guerra, io che venivo dai film di Bertolucci, per citare solo uno dei miei autori. Ma Francis mi spiegò che non era un film sulla guerra quanto invece sul concetto di civilizzazione perché quando si sovrappongono civiltà diverse è facile che si generi la violenza. E mi suggerì di leggere Cuore di tenebra di Joseph Conrad nel quale effettivamente veniva descritto magnificamente questo clash di civiltà” ,
Questa copia speciale che Storaro ha voluto affidare alla custodia di CSC-Cineteca Nazionale – di cui è stato un allievo diplomatosi nel 1961 - è stata presentata per la prima volta a Cannes nel 2000 .

La passerella della Cineteca Nazionale al “Cinema ritrovato” con altre due rarità strabilianti. Cosa sarebbero stati infatti Stanlio e Ollio, ciascuno per proprio conto, senza le spallate, i calci, i capitomboli, le fughe, le manate scambiatesi l’uno con l’altro ? In realtà sono stati per vari anni, fino al loro primo incontro del 1926, eccellenti attori, l’inglese Stan Laurel (anche regista, produttore e sceneggiatore) e l’americano Oliver Hardy (Babe per gli amici). Prima della nascita del famoso tandem, la coppia comica più irresistibile del mondo vantava già una ricca filmografia individuale, Stan una ottantina di commedie e Oliver addirittura duecentocinquanta. Queste due “comiche brevi” passate a Bologna rappresentano reperti del periodo d’oro del muto, copie uniche al mondo restaurate magnificamente considerando lo stato di usura: quella con Oliver Hardy , del 1920,s’intitola Fridolen, direttore dei grandi magazzini mentre quella con Stan Laurel è Monsieur Bocher, anno 1924 .

Di Mario Soldati regista, presentato sotto la felice etichetta di “uno scrittore a Cinecittà”, si è chiusa sabato la personale di 10 titoli 8 dei quali messi a disposizione da CSC-Cineteca Nazionale. Tra i suoi film più interessanti in cartellone spiccavano Fuga in Francia, copia restaurata dal CSC nel 2006 e invitata nello stesso anno alla Mostra di Venezia. Quella proiezione ribaltò il giudizio critico dell'epoca nella quale venne distribuito, 1949. Ne ha scritto da Venezia Paolo Mereghetti : “Tra i tanti film italiani che meritano di essere riscoperti, Fuga in Francia dovrebbe stare in cima alla lista, tra i capolavori che gridano vendetta al cielo per la dimenticanza a cui è stato costretto”. Tratto dall’omonimo racconto dello stesso autore, il film è firmato da sceneggiatori d’eccellenza tra i quali Ennio Flaiano e nientemeno Cesare Pavese, musiche di Nino Rota. Il film prodotto da Carlo Ponti nel 1948 ottenne un ottimo risultato al botteghino, l'equivalente odierno di ca. 10 milioni di euro

04/07/2016, 15:11