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ELENA RADONICICH - Un ruolo complesso e difficile


In "Senza Lasciare Traccia" è Vera. Il film con Michele Riondino opera prima di Gianclaudio Cappai, al cinema da giovedì. INTERVISTA


ELENA RADONICICH - Un ruolo complesso e difficile
Elena Radonicich in "Senza lasciare Traccia" di Gianclaudio Cappai
Elena Radonicich è l'anima noir del film di Gianclaudio Cappai. Nella desolata rassegnazione della campagna, le sue manie si concentrano sin da bambina sul suo compagno di giochi Bruno. Ma la situazione precipita e non resta che essere testimoni immobili di un episodio che segna la vita del ragazzino ma anche la sua.

Com'è stato lavorare nel film?

"È stato impegnativo, sia dal punto di vista psicologico e fisico. Vera è un personaggio complesso, ingabbiato in una colpa mai espiata e forse mai del tutto commessa. Non essendosene mai liberata però, il suo processo di crescita si è cristallizzato, ed è rimasta una bambina insoddisfatta con qualche cosa di violento.E' prigioniera di molte paure, morbosamente legata da un sentimento di amore/odio per il padre e la fornace ,che è il luogo che la identifica. Lavorare su tutti questi aspetti è stato molto interessante".

Come vive Vera il suo rapporto con Bruno?

"Bruno si presenta come "lo straniero". Qualcuno che la attrae perché è diverso, proviene da un fuori che Vera non ha mai esplorato ,Ne è attratta come lo si è di qualcosa che avvertiamo poter essere liberatorio ma pericoloso. La sua percezione naturalmente cambia in maniera netta quando scopre effettivamente chi è e si trasforma in paura di perdere tutto : il padre, la fornace, la sua vita stessa".

Quali sono le sue aspirazioni nascoste?

"Vera sogna di scappare, di avere l'occasione di liberarsi dall'enorme peso della sua infanzia, attraverso la vendita della fornace, per poter forse iniziare una vita, adulta. Diversa. È tenuta in scacco".

Come avete preparato il personaggio?

"Abbiamo lavorato nella direzione dell'animalità, pensando a Vera come ad un animaletto selvatico, impaurito e forte. Quando ragionavamo con Gianclaudio sulla sceneggiatura ci siamo immaginati una piccola volpe. Poi l'atmosfera che Gianclaudio ha creato in cui questo personaggio si muove ha fatto il resto".

Come hai lavorato con Michele Riondino?

"Michele è un partner di scena molto generoso. Molto attento a tutto ciò che gli accade intorno, sensibile. C'è. È molto gratificante lavorare con lui, mai approssimativo, un gran professionista".

Cosa stai girando adesso?

"Sono a Trieste sul set di una serie televisiva per RaiUno diretta da Carmine Elia. Il titolo benché provvisorio è "La verità di Anna". Mi sto divertendo molto. C'è una sceneggiatura solida, mai banale. E il lavoro con il regista e gli altri attori è appagante".

16/04/2016, 19:43

Stefano Amadio