Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di produzione de "Il Sindaco Pescatore"


Note di produzione de
Un film importante, un film su un eroe civile. Perché quando viene ucciso un Sindaco, viene ucciso lo Stato.
Non è stato un film come gli altri. Ci sono voluti quasi cinque anni, da quando abbiamo deciso di raccontare questa storia per vedere il film finalmente realizzato.
Un percorso lungo, difficile, soprattutto a causa di un’indagine ancora aperta. Un tempo che ci ha permesso di curare ogni fase della lavorazione. Siamo stati coinvolti a livello personale più che professionale, volevamo che il film si facesse, a tutti i costi.
Un film che segna il ritorno in Rai di Sergio Castellitto, in una interpretazione straordinaria.
E’ un lavoro strano il nostro: per un lungo periodo sembra che tu sia il solo a credere che sia possibile raccontare una storia bella e difficile come quella di Angelo Vassallo, “Il Sindaco pescatore”.
Poi, improvvisamente tutte le tessere prendono il loro posto. La sceneggiatura funziona, il contratto parte, capisci che il regista che hai di fronte è quello giusto, che ha capito il personaggio ed il messaggio del film. Un film contro l’oblio.
Pensi di essere ad un passo dal realizzare il film; in realtà devi ancora cominciare la preparazione ma la macchina è partita, nessuno la può più fermare. E così è stato, la scelta degli attori, la troupe tecnica, poi le riprese ad Acciaroli quasi un tempo sospeso. Il montaggio e la consapevolezza di aver fatto un film “importante”; il progetto musicale, con il coinvolgimento di RAIZ che ci ha regalato due canzoni straordinarie, un altro punto di forza della pellicola. Siamo molto soddisfatti del risultato finale, abbiamo fatto il film che volevamo fare. Sono tante le persone che vorremmo ringraziare e che hanno reso possibile tutto ciò. Prima di tutto la Rai, poi tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo Film. Alla famiglia Vassallo diciamo soltanto che per noi è stato un onore raccontare la storia di un uomo come Angelo.

Guglielmo Ariè e Azzurra Ariè