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Una trentina di titoli in programma alla VII edizione di AstraDoc


Una trentina di titoli in programma alla VII edizione di AstraDoc
Riparte “AstraDoc – Viaggio nel cinema del reale”, la rassegna di Cinema Documentario organizzata da Arci Movie, Parallelo 41 Produzioni, Coinor e Università degli Studi di Napoli Federico II con il patrocinio del Comune di Napoli, al Cinema Astra di via Mezzocannone, VII edizione, 20 appuntamenti tra novembre 2015 e aprile 2016, una trentina di titoli in programma tra alcuni dei migliori documentari degli ultimi tempi e i cortometraggi realizzati dagli allievi del 1° Atelier di Cinema del Reale del Progetto FILMaP di Arci Movie, diversi ospiti già confermati e un pubblico che negli ultimi anni ha affollato il Cinema Astra con oltre 7000 presenze stagionali.

Si inaugura venerdì 27 novembre alle 21.00 con "JANIS" di Amy Berg (115’) in selezione sia alla 72° Mostra del Cinema dei Venezia che al Toronto International Film Festival, sulla vita e la carriera di Janis Joplin, una delle più influenti icone del rock che ha ispirato un’intera generazione, aprendo la strada a tante cantanti rock che la seguirono, morta tragicamente a soli 27 anni, in un turbinio di passione per la musica e le dipendenze. Narratrice della storia è la stessa Janis, attraverso le lettere inviate alla famiglia, agli amici e ai suoi amanti. Amy Berg, regista nota per la nomination agli Oscar per il controverso "DELIVER US FROM GIVE", dice del suo film: “Janis Joplin era – ed è ancora – una forza della natura, una pioniera del rock and roll amata da milioni di appassionati. Il suo impatto è stato globale, anche se le sue opere sono intensamente personali. La sua musica e i testi erano spesso ispirati a dettagli e frammenti di persone che aveva incontrato lungo la propria strada. Le sue canzoni andavano sempre ben oltre Janis. Rappresenta ancora oggi l’espressione del nostro dolore comune – quella voce ruvida attraverso la quale il nostro soffrire viene riconosciuto e messo a nudo. Ci solleva accarezzandoci e accettando il dolore che vive in ognuno di noi. Ecco perché le sue performance dal vivo erano così elettriche. Quando Janis saliva sul palco e si lasciava andare, la gioia e il dolore che liberava erano assolutamente inebrianti. Il nostro film esplora molto più che la tormentata magia della sua musica, vuole celebrare l’esuberanza e l’impatto che ha avuto sul mondo in tutti questi anni. La sua sete di vita traspare dalle centinaia di foto che la ritraggono sopraffatta dalle risate, la sua immagine è così potente che si riesce quasi a sentire la sua fragorosa risata. Janis riusciva a mettere da parte il proprio dolore e vivere il momento con la massima intensità. Il suo motto, disse una volta a un reporter, era semplice: “alza il sedere e senti le cose!”.

AstraDoc nasce nel 2009 dall'intuizione di proporre alla platea napoletana il Cinema Documentario, che iniziava a ritagliarsi spazi importanti nei festival di tutto il mondo, e coincide con la riapertura serale del Cinema Astra, storica sala universitaria d’essai nel cuore della città, dove si sono formate intere generazioni di studenti.

Oggi che il documentario d’autore è alla ribalta della cronaca di settore, spopolando ai festival e vincendo importanti premi anche nelle sezioni principali delle più prestigiose competizioni internazionali, la rassegna si propone sempre lo stesso obiettivo: offrire uno sguardo sul “Cinema del Reale”, nazionale e internazionale, attraverso una programmazione di film capaci di affrontare le più importanti tematiche della nostra contemporaneità a partire dal percorso Napoli–Italia–Mondo, introvabili nella programmazione ordinaria delle sale cinematografiche. Il Cinema Documentario, infatti, rappresenta ormai una dimensione narrativa fondamentale nel racconto cinematografico contemporaneo, con una contaminazione crescente e sempre più stimolante tra il livello della finzione e quello della realtà. Da tempo si assiste ad una corsa a raccontare il reale, foriera di interessanti spunti di sperimentazione che ambiscono ad intercettare l'attenzione del pubblico e AstraDoc, con la sua programmazione, vuole provare a restituire tutto ciò, attraverso quella che è stata, da sempre, una delle caratteristiche principali della rassegna, ovvero la presenza degli autori, dei protagonisti e di ospiti del mondo del cinema e della cultura, con momenti di discussione e confronto con il pubblico. Un pubblico esperto quello di AstraDoc che ha imparato a conoscere e amare un genere delittuosamente escluso dai circuiti di distribuzione commerciale, che ha incontrato in questi anni decine di registi animando dibattiti e confronti. In quest’ottica AstraDoc aderisce a sua volta alla rassegna nazionale L’ITALIA CHE NON SI VEDE a cura di UCCA – Unione Circoli Cinematografici Arci, proponendo alcuni dei titoli che fanno parte di questa iniziativa. Cinefili, appassionati, cultori del genere, curiosi, studenti, studiosi, semplici spettatori, una vera comunità si riunisce ormai da anni e sempre più numerosa, ogni venerdì, da novembre ad aprile, allo storico cinema di via Mezzocannone, nel centro storico di Napoli, per AstraDoc

Quest'anno, inoltre, la programmazione di AstraDoc si arricchisce della presenza di 10 cortometraggi realizzati dagli allievi del 1° Atelier di Cinema del Reale del Progetto FILMaP che Arci Movie ha creato a Ponticelli con il contributo di Fondazione con il Sud, coinvolgendo come coordinatore scientifico Leonardo Di Costanzo.

I cortometraggi stanno partecipando a diversi festival italiani e ottenendo importanti riconoscimenti. Proprio giovedì 26 novembre il corto “Il foglio” di Silvia Bellotti sarà presentato in concorso ufficiale nella sezione “Italiana.corti” al 33° Torino Film Festival.

Gli altri cortometraggi che saranno proposti al pubblico di AstraDoc, oltre a “Il foglio”, sono stati realizzati da Ylenia Azzurretti, Caterina Biasiucci, Dario Cotugno, Lea Dicursi, Eduardo Di Pietro, Sabrina Iannucci, Margherita Panizon, Chiara Postiglione e Giovanni Sorrentino.

La rassegna si svolgerà tutti i venerdì fino ad aprile, alle ore 21.00. Il prezzo d’ingresso è di 3.00 euro per ogni proiezione, 2.50 euro per i soci Arci.

Sarà ancora al femminile venerdì 4 dicembre con il film "LINA MANGIACAPRE – ARTISTA DEL FEMMINISMO" di Nadia Pizzuti sulla figura della napoletana, artista totale, femminista, pittrice, romanziera, poeta, fotografa, musicista, sceneggiatrice, regista di cinema e di teatro, critica cinematografica, editrice che nel 1987 creò il Premio Elvira Notari (ora Premio Lina Mangiacapre) tuttora assegnato alla Mostra cinematografica di Venezia. Morta a 56 anni, il 23 maggio 2002 a Napoli, dove a breve le verrà intitolato un belvedere a Posillipo. Alla serata saranno presenti la regista Nadia Pizzuti, l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Nino Daniele e la sorelli di Lina, Teresa Mangiacapra dell'Associazione Le tre ghinee/Nemesiache.

A seguire presentazione di due cortometraggi del 1° Atelier di Cinema del Reale del Progetto FILMaP diretto da Leonardo Di Costanzo.

Il 18 dicembre doppia proiezionecon "TEMPO PIENO" di Lorenzo Cioffi sull’esperienza pedagogica della scuola elementare di Madonna Assunta in Bagnoli e "NAPOLISLAM" di Ernesto Pagano, che recentemente è stato al centro di un caso per la sospensione, poi rientrata, dalla programmazione dai Cinema del circuito UCI dopo i terribili attentati di Parigi. Cioffi e Pagano incontreranno il pubblico in sala. Napolislam rientra nella rassegna “L'Italia che non si vede” a cura di Ucca.

Dopo la pausa per le festività natalizie, AstraDoc riprenderà l’8 gennaio con "BANSKY DOES NEW YORK" di Chris Moukarbel, il documentario sulla residenza dello street artist, recentemente rivelata, nella città di New York, fatto che ha innescato una vera e propria caccia al tesoro tra fan curiosi, mancati collezionisti d'arte e poliziotti. Nella stessa serata Matilde De Feo, ospite attesissima di AstraDoc, presenterà, in anteprima napoletana, "LETTER FROM AN IMAGINARY MAN", un progetto multimediale, trasversale al cinema e alla videoarte che ha preso la forma di un documentario sull'amore, finanziato dal basso con un progetto di crowdfunding ancora aperto. Il film è prodotto da Mald’è e Giuseppe Beneduce in collaborazione con Marechiaro Film, e sarà in selezione nei prossimi giorni al Filmmaker Festival di Milano.

Il 15 gennaio sarà la volta di "THE WOLFPACK" di Crystal Moselle, il film che racconta la vera e scioccante storia della famiglia newyorchese Angulo, rinchiusi in casa per quattordici anni, vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance nella categoria Documentari, trionfatore anche al Festival di Toronto e presentato in Italia alla Festa del Cinema di Roma.

Il 22 gennaio Jacopo Quadri e Davide Barletti presenteranno al pubblico di AstraDoc "IL PAESE DOVE GLI ALBERI VOLANO. EUGENIO BARBA E IL POPOLO SEGRETO DELL'ODIN", già visto alla 72° Mostra del Cinema di Venezia nelle Giornate degli Autori, sui festeggiamenti per i cinquant'anni dell'Odin Teatret, la compagnia teatrale di ricerca che, sotto la guida di Eugenio Barba, ha cambiato le coordinate dello spettacolo del secondo Novecento alimentando il proprio alfabeto attraverso le culture sceniche del mondo.

Andrea Segre, anche lui reduce da Venezia, sarà a Napoli il 29 gennaio ad accompagnare il suo "I SOGNI DEL LAGO SALATO", un viaggio nel tempo tra Italia e Kazakistan che vive l'euforia di uno sviluppo che noi non ricordiamo più ed è legato a doppio filo con l'economia italiana, basato in gran parte sull'estrazione di petrolio e gas.

Più volte ospite di AstraDoc, il 5 febbraio Giovanni Cioni ritornerà a Napoli per mostrare "DAL RITORNO", in concorso al 37° Festival Cinéma Du Réel di Parigi, che ha per protagonista Silvano Lippi, soldato italiano in Grecia che nel 1943 fu fatto prigioniero dei Tedeschi, deportato a Mauthausen dove fu addetto ai forni crematori, Sonderkommando.

Il 12 febbraio sarà proiettato "AMY – THE GIRL BEHIND THE NAME" di Asik Kapadia, il regista di "Senna" già premiato con svariati BAFTA, che racconterà la storia drammatica di Amy Winehouse, svelandone la vera personalità fino al tragico epilogo: il corpo senza vita di Amy rinvenuto il 23 luglio 2011 nel suo appartamento londinese di Camden con accanto due bottiglie vuote di vodka.

Il 19 febbraio "COMANDANTE" di Enrico Maisto, al Cinema Astra per raccontare la storia del rapporto tra un giudice di sorveglianza nel carcere di San Vittore, durante gli anni di piombo, e un ex-militante di Lotta continua.

Il 26 febbraio "CITIZENFOUR" di Laura Poitras, permetterà finalmente di rivedere a Napoli il film che ha conquistato quest'anno l'Oscar come Miglior Documentario, tutto incentrato sulla storia dell'ex tecnico della CIA Edward Snowden, che ha sconvolto il mondo con le sue rivelazioni sullo spionaggio illegale dell'agenzia NSA e di altre agenzie di intelligence.

Il 4 marzo con "FRANCOFONIA" di Aleksandr Sokurov si vedrà una delle più intense opere del maestro russo, a metà tra documentario e finzione, che, partendo dalla vicenda del salvataggio delle opere del Louvre durante la Seconda Guerra Mondiale, esplora il rapporto fra arte e potere al culmine di uno dei conflitti più devastanti cui il mondo abbia mai assistito.

L’11 marzo ci sarà il pluripremiato "OF MEN AND WAR", vincitore dell'IDFA di Amsterdam e in selezione ufficiale all'ultimo Festival di Cannes, con il regista francese Laurent Bécue-Renard che incontrerà il pubblico napoletano, per mostrare il suo lavoro sui veterani delle campagne militari in Afghanistan e in Iraq, afflitti da disturbi post traumatici da stress, una serie complessa di problemi psicologici scatenati da esperienze violente e scioccanti.

Il 18 marzo "SINGING IN EXILE" di Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro, film documentario sulla trasmissione della cultura attraverso il teatro, gli spettacoli di danza e di canto liturgico contemporaneo da parte dei membri dello ZAR Theatre Grotow Institute di Wroclaw in Polonia, che sarà presentato dagli autori insieme a Aram e Virginia, coppia di armeni protagonisti del film.

Straordinariamente di mercoledì per le festività pasquali, il 23 marzo, doppia proiezione nell'ambito della rassegna “L'Italia che non si vede”. Per "MEMORIE – IN VIAGGIO VERSO AUSCHWITZ "di Danilo Monte il racconto di un viaggio compiuto dal regista insieme al fratello Roberto alla ricerca di un ricordo, di un legame, di una parola. "GENITORI" di Alberto Fasulo, presentato fuori concorso al Festival di Locarno, è, invece, un documentario che vuole approfondire e comprendere la realtà delle famiglie che hanno un figlio disabile.

Altri 4 film saranno scelti dai principali Festival Internazionali (1 aprile | 8 aprile| 15 aprile | 20 aprile).

AstraDoc chiuderà il 29 aprile con l'autore canadese Dominique Gagnon, a Napoli per presentare "OF THE NORTH", ritratto glaciale del nord del mondo, passato allo scorso Visions du Réel di Nyon.

AstraDoc, rassegna lunga, strutturata e faticosa per chi l’organizza, ma necessaria per la possibilità che offre al pubblico partenopeo di godere di cinema vero, indipendente, d’autore e di intraprendere un viaggio, quello nel cinema del reale, che oggi, più di qualunque altro genere, è vita, racconta la vita, ce la restituisce.

25/11/2015, 10:38