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FdP 56 - Il programma della quinta giornata


FdP 56 - Il programma della quinta giornata
Una scena di "Waiting Room" di Palo Korec
MARTEDI’ 1 DICEMBRE 2015

CINEMA ODEON
Ore 10:00
Vita Brevis di Thierry Knauff (Belgio, 2015, 39’)
“Vita brevis è un poema sul momento, un’evocazione della fragile e fuggevole danza della vita”. [T. Knauff]. Realizzato come una partitura jazz in cui l’improvvisazione è affidata alla natura e all’essere umano, questo film è un ipnotico e sorprendente inno alla vita in tutta la sua totalità ed effimera bellezza. Aprite le ali e provate a danzare anche voi.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ozoners di Jean-Jacques Martinod, Kyle Bell (USA, 2015, 19’)
L’ultima estate di un drive-in che proietta film in pellicola. Il film si sofferma sull’atmosfera malinconica di una stagione che si avvia alla fine e ne racconta i dettagli: la manualità, il rumore della pellicola in scorrimento, i macchinari ancora in uso ma già obsoleti. Con sguardo nostalgico, Ozoners tratteggia il ritratto di un’America che non esiste più.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Territory di Eleanor Mortimer (UK, 2015, 17’)
A Gibilterra non sono gli spagnoli o la Regina d’Inghilterra a comandare, ma le scimmie. Le scimmie sono diventate talmente padrone del territorio, che si è reso necessario un servizio di ordine pubblico per tenerle sotto controllo e per respingerle fuori dalla città, con l’ausilio di alcune cerbottane. Osserviamo la giornata dei macachi, che come in un gioco di guardie e ladri, tentano ogni stratagemma per ingannare i loro “domatori”.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 11:30
Somos Cuba di Annett Ilijew (Germania, 2015, 91’)
Andres torna a Cuba dopo due mesi trascorsi in Germania. Il suo progetto è di filmare la vita degli abitanti di Marianao, sobborgo popolare dell’Avana. Somos Cuba presenta una selezione dei materiali filmati da Andres dal 2008 al 2014. In un microcosmo dolente, soffocato dall’indigenza, la piccola Leydis cresce e prende coscienza di sé. Nei sogni e nelle osservazioni della bambina si ripercuotono le contraddizioni di un incubo urbano che si nutre di innocenza.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 15:00
O FUTEBOL di Sergio Oksman (Spagna, 2015, 68’)
Il calcio come passione e ossessione, ma anche come filo che ricuce una relazione. Le partite del Campionato mondiale di calcio (Brasile, 2014) scandiscono i giorni che padre e figlio (il regista) trascorrono insieme dopo anni di distanza: sul divano di casa, in automobile, dietro il bancone di un bar o nel letto di un ospedale. I risultati delle partite punteggiano lo scorrere del tempo. In questa ritrovata vicinanza, l’occhio del figlio si riconcilia con la figura del padre, ne redime il passato, ne trasfigura il presente.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 16:30
Onder ons di Guido Hendrikx (Paesi Bassi, 2015, 24’)
Guido Hendrikx affronta un argomento oscuro e disturbante nell’orizzonte contemporaneo: la pedofilia. Il racconto e affidato alle voci di tre “malati responsabili” che, con lucidità espongono all’evidenza della parola i loro tormenti ma anche le loro emozioni indicibili. Il contrappunto visivo è un flusso d’immagini che prende il ritmo delle voci che accompagna e che assume contorni più nitidi o al contrario, sfuma in vaghe visioni di nebbia a seconda che a prevalere sia l’idea razionale o quella emotiva.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Las Letras di Pablo Chavarría Gutiérrez (Messico, 2015, 72’)
Giugno 2000, municipio di Simojovel, nel nord del Chapas: alcuni poliziotti vengono uccisi in una imboscata. Alberto Patishtan, indigeno dell’etnia tzotzil, viene accusato della strage e condannato a 60 anni di carcere. Partendo dalla rievocazione e dal re-enactment di fatti che sconvolsero l’intera comunità, il film utilizza soluzioni espressioniste, sperimentali ed evocative per attraversare i luoghi del crimine immergendoci nei colori, nelle atmosfere, nei fantasmi di una remota comunità rurale del Chapas.
CONCORSO INTERNAZIONALE
Ore 18:30
Razgovor di Anastasia Novikova (Russia, 2015, 21’)
Valentin Stepanovich è il solo ed unico abitante di un posto sperduto. La città è solo un suono metallico alla radio. Nella solitudine di un luogo tanto remoto Valentin non può che digitare sempre lo stesso numero di telefono e attendere la sola voce che cura, ossia la voce della sua amata. Fino a quando, all’improvviso, è il suo telefono a squillare nel silenzio...
CONCORSO INTERNAZIONALE
Waiting Room di Palo Korec (Repubblica Slovacca, 2015, 73’)
Attraverso una serie di ingegnose ed imprevedibili ‘variazioni sul tema’, il film scardina il luogo comune che ritiene l’attesa come un momento vuoto, noioso e fondamentalmente inutile. Lo sguardo acuto del cinema rivela come, al contrario, l’attesa condensi in sé emozioni intense, trasformazioni sottili dello stato d’animo, silenzi pieni di significato.
CONCORSO INTERNAZIONALE
21:30
Inside Foxconn di Tu Qiao (Paesi Bassi, 2015, 15’)
Tian Yu aveva diciassette anni quando, all’inizio del 2010, ha lasciato la Cina rurale e si è trasferita nella metropoli di Shenzhen. Lì ha iniziato a lavorare per Foxconn. Tra le più grandi aziende nel mondo, Foxconn produce tra le altre cose grandi quantità di iPhone e iPad. Sempre nel 2010 Tian Yu si è buttata giù dal tetto di un edificio dell’azienda. Nello stesso anno circa diciotto impiegati, esausti e oberati di lavoro, hanno compiuto lo stesso gesto. Il film apre uno scorcio sulla vita di coloro che assemblano i nostri iPhone in Cina.
DE CORRESPONDENT
Complimenti per la Festa di Sebastiano Luca Insinga (Italia, 70’, 2015)
Il 13 maggio 1994 uscì un album che segnò un ‘prima’ e un ‘dopo’ nella musica rock italiana, Catartica dei Marlene Kuntz. Vent’anni dopo la band di Cuneo riporta in tour tutti i pezzi di quell’album. Il film segue il tour di Catartica 994/014 lungo tutta la penisola e ricostruisce venticinque anni di carriera della band.
Eventi Speciali

SPAZIO ALFIERI
Ore 15:00
The Rabb it and the Teasel di Els Dietvorst (Belgio, Irlanda, 2015, 53’)
Il regista si trasferisce dal Belgio in un villaggio nella sperduta Irlanda rurale. Affascinata dalla dura routine dei pastori e dei contadini che abitano questa terraproduce un documentario per il web. Da una sezione di questo primo film nasce The Rabbit and the Teasel.
SUI GENERIS
Ore 16:00
D’arbres et de charbon di Bénédicte Liénard (Belgio, 2013, 58’)
La panchina verde è sempre lì, nel boschetto che la famiglia ha ereditato da un vecchio antenato, infortunatosi sul lavoro 150 anni fa. Quando suo padre si ammala, Bénédicte decide di ‘mettersi a giocare’ con le immagini di famiglia in super 8 per liberarle dalla sofferenza e dalla malinconia del ‘non più’. I ricordi sono cose del presente e possono abbinarsi ad esso come la durezza del guscio alla tenerezza della polpa.
IMMAGINI DEL VERBO AMARE: I DOCUMENTARI DI MARY JIMéNEZ
Ore 17:30
La Mort du dieu serpent di Damien Froidevaux (Francia, 2014, 91’)
In seguito ad una baruffa finita male, Koumba, venti anni, viene espulsa e rimandata in Senegal. Arrivata in Francia all’età di due anni, al diciottesimo anno aveva ignorato la domanda di cittadinanza francese. Così la giovane parigina, agitata, si ritrova in sole 48 ore in un villaggio sperduto nella campagna senegalese, lontano dalla sua famiglia e dalla sua vita a Parigi. Il racconto di cinque anni di esilio: dal fatto di cronaca alla tragica epopea.
Alì nella città
Derive e approdi dei migranti contemporanei
Ore 19:15
Argentinean Lesson di Wojciech Staroń (Polonia, 2011, 56’)
Janek ha 8 anni quando dalla Polonia si trasferisce nel nord dell’Argentina con la famiglia: la madre – insegnante di polacco – la sorellina e il padre con la sua macchina da presa. Nella lotta quotidiana per integrarsi in un mondo così diverso da quello d’origine, Janek conosce Marcia, 11 anni, figlia di emigrati polacchi. Con un ritmo vivido e dinamico, l’obiettivo di Staroń intercetta sapientemente quest’amicizia e ce la racconta in un viaggio di formazione intimo e toccante.
I MESTIERI DEL CINEMA: OMAGGIO A Wojciech Staron’
Ore 21:00
Su Campi Avversi di Andrea Fenoglio, Matteo Tortone (Italia, 2015, 63’)
“Un uomo senza terra è solo un uomo in balia di eventi sempre più ostili” dichiarano i registi Matteo Tortone e Andrea Fenoglio, che firmano i due racconti che compongono il film. Rispettivamente, Il campo, costruito sull’osservazione dei corpi e dei movimenti straniti di migranti di origine subsahariana in cerca di lavoro, ospiti di un campo di accoglienza del Nord Italia; Il recinto, centrato sulla vita, i pensieri e le parole di un agricoltore autoctono, espropriato dei propri terreni.
PANORAMA
Ore 22:30
BAKUR di Çayan Demirel, Ertuğrul Mavioğlu (Turchia, 2015, 92’)
Il film segue le vite dei guerriglieri del PKK in tre diversi campi del territorio curdo al confine con la Turchia. Bakur ci fa incontrare uomini e donne che hanno scelto la resistenza armata per costruirsi un nuovo futuro. Il film, facendo luce su questo misterioso mondo, sfida lo spettatore a sviluppare un punto di vista diverso. È infatti la prima volta che un regista entra negli accampamenti dei guerriglieri. Bakur ha subito la censura in Turchia: l’Istanbul Film Festival è stato costretto a rimuoverlo dal proprio programma.
Eventi Speciali

AUDITORIUM SANT’APOLLONIA
Ore 11:00
ingresso libero
HOW I DID IT
Incontro pubblico con gli autori
Eventi Speciali

ISTITUTO FRANCESE
Ore 18:00
Fix Me di Raed Andoni (Francia, Palestina, Svizzera, 2009, 98’)
Raed, scrittore e regista, è una sorta di cugino palestinese di Woody Allen. Soffre di un mal di testa che gli impedisce di lavorare e, armato di umorismo ed ironia, mette in discussione il suo ruolo nella società palestinese. A rischio di sconcertare la famiglia e i vecchi amici decide di farsi curare con la psicoterapia e di farci un film.
Selezione ACID per il 56° Festival dei Popoli
Ore 20:00
ingresso libero
Georges Rouault di Pierre Courthion, Isabelle Rouault (Francia, 1968, 56’, v.o.)
Georges Henri Rouault, pittore francese, si è formato all’École des Beaux-Arts dove era l’allievo prediletto di Gustave Moreau e dove conobbe, tra gli altri, Henri Matisse. Partecipò alle maggiori mostre pubbliche in cui espose dipinti a soggetto religioso, paesaggi e nature morte. Nel 1907 eseguì una serie di dipinti dedicata a clown, pierrot e prostitute. Lo spiritualismo delle sue opere lo rese uno dei maggiori pittori di arte sacra del Novecento.
Altri eventi

01/12/2015, 08:00