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Note di regia de "I Misteri di Laura"


Note di regia de
Sono sempre stato affascinato dalla letteratura gialla e da tutti i detective che la popolano.
Da Dupin a Marlowe, da Sherlock Holmes a Poirot, da Miss Marple a Philo Vance, Nero Wolfe; e poi dai film sul grande e piccolo schermo da Bogart a Maigret, a Colombo, passando per l’ispettore Clouseau.
Ho apprezzato e mi sono divertito a guardare il loro sistema d’indagine e il metodo per arrivare a mettere insieme tutti gli indizi per risolvere il caso.
Poi ho incontrato Laura Moretti.
E tutto mi si è ingarbugliato e capovolto.
Sono rimasto piacevolmente spiazzato nel dover dirigere “I misteri di Laura” perché il metodo di investigazione deduttivo di Laura Moretti è assolutamente originale.
Unico, perché è calato completamente nella sua vita privata dalla quale trae ispirazione per arrivare a risolvere casi altrimenti impossibili da decifrare.
Laura stessa è un po’ un mistero.
Non è una donna: è un extraterrestre, un supereroe che non ha i superpoteri come li immaginiamo, non vola e non ha la vista a raggi x, ma un mantello ce l’ha, un trench un po’ vintage dal quale non si separa mai, la sua coperta di Linus o il suo ombrello di Mary Poppins.
E’ la detective della porta accanto. Una vicina di casa dotata di una strana e inconsapevole qualità.
Quale?
Il suo cervello instancabile che non smette mai di lavorare anche nel privato.
Laura risolve i casi perché le soluzioni s’imbattono nel suo quotidiano mentre cuoce dei biscotti o fa la spesa, mentre cuce, nel susseguirsi di piccoli accadimenti che inconsapevolmente la richiamano al delitto su cui sta indagando.
Un piccolo dettaglio insignificante affiora nella sua mente e fa combaciare ogni cosa.
Tutto allora si compie in un attimo, il puzzle si ricompone.
E tutto questo mentre si occupa dei suoi tre figli, di un ex marito dal quale si è appena separata e che è il suo capo al lavoro e di un collega che proviene dall’antirapina di Palermo, che è come un elefante in una cristalleria, ma estremamente affascinante.
Tutti ingredienti questi per incasinare una vita.
E come se la incasinerà!
In questo suo essere donna, madre, ex moglie e forse amante sta la sua modernità che la fa rassomigliare a tutte le donne meravigliose e multitasking che popolano la terra.
Come si fa a non amarla?

Alberto Ferrari