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Note di regia de "La Nostra Quarantena"


Note di regia de
Sono partito da un fatto di cronaca, quello della nave Kenza sotto sequestro per mesi. Un episodio dal quale si sviluppa poi il tema centrale del film che sposta l’attenzione su una questione semplice, se vogliamo perfino banale: come può un giovane studente italiano e prossimo alla ricerca di un’occupazione, addentrarsi in un terreno complesso e spinoso come i diritti del mondo del lavoro. Di qui parte La nostra quarantena, che getta uno sguardo sul nostro paese immobile e nello stesso tempo “porto” di migrazioni.
Su quella nave la città di Cagliari sembra lontana, il mondo solo un’ombra fugace. L’unica vera realtà è il tempo, un tempo che scorre incessante ed impietoso, che assiste alla rappresentazione di un piccolo dramma che simboleggia il dramma universale del lavoro.
Ho provato a mettere in luce la sospensione dei corpi, la paura. Insieme però alla bellezza del nostro paese, alla ricerca di una verità e soprattutto dell’incomprensione che attraversa l’identità dei “nuovi individui” racchiusi come in “quarantena”.

Peter Marcias