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VENEZIA 72 - Welcome to the "Bagnoli Jungle"


In bilico tra finzione e documentario, nel suo nuovo film Antonio Capuano racconta la realtà del quartiere napoletano di Bagnoli.


VENEZIA 72 - Welcome to the
Più che una cattedrale nel deserto, una vera e propria cattedrale nella giungla.
Si presenta così quello che resta dell'Italsider, gigantesco complesso industriale situato nel cuore del quartiere napoletano di Bagnoli, non più attivo dal 1992 e ormai circondato da una folta vegetazione.

Lo stabilimento abbandonato fa da sfondo a "Bagnoli Jungle", nuovo film di Antonio Capuano che mostra la quotidianità di tre napoletani di diversa generazione.

Per Giggino, ladro di professione, Antonio, cantastorie delle gesta del grande Napoli e Marco, garzone di un market, più che di vivere ogni giorno si tratta di sopravvivere in una realtà in cui dietro ad ogni angolo è facile imbattersi in violenza, scippi, droga e prostituzione.

Capuano resta in bilico tra il cinema del reale e la finzione, seguendo i suoi personaggi molto da vicino e con movimenti di camera di taglio documentaristico, ma facendo loro recitare dei ruoli ben tratteggiati, tre diversi punti di vista sul capoluogo partenopeo.

A generare un vero e proprio cortocircuito visivo tra realtà e messa in scena sono delle sequenze oniriche che il regista fa apparire lungo il racconto, che arrivano a sfiorare una sorta di "realismo magico" se ad essere evocato è il mito/dio Diego Armando Maradona.

Se i più adulti Giggino e Antonio scelgono di proseguire su una via fatta di imbrogli e truffe, una speranza nel futuro sembra esserci con il giovane Marco, che davanti ad un gesto di razzismo ha lo slancio per licenziarsi, che alle puttane preferisce l'amore innocente di una studentessa d'arte e che ribellandosi a ciò che lo circonda dimostra che forse c'è ancora una speranza nella giungla. Per vivere, non solo sopravvivere.

10/09/2015, 20:10

Antonio Capellupo