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VENEZIA 72 - "L'Attesa" in Concorso


Opera Prima di Piero Messina con Juliette Binoche e Lou De Laage. Ambientato in Sicilia racconta la storia di una madre che elabora la scomparsa del figlio fino all'arrivo dell'inconsapevole fidanzata di lui. Con Giorgio Colageli e Domenico Diele, dopo il passaggio a Venezia, sarà in sala dal 17 settembre distribuito da Medusa


VENEZIA 72 -
Juliette Binoche e Lou De Laage, "L'Attesa" di Piero Messina
Il soggetto c'è tutto, non per nulla è tratto dal dramma di Luigi Pirandello "La vita che ti diedi" e anche l'adattamento e l'aggiornamento, di Giacomo Bendotti, Ilaria Macchia, Andrea Paolo Massara e lo stesso Messina, appaiono convincenti.
Quello che imprigiona il film di Piero Messina è l'eccessiva ricerca di stile. Sia nella frequente tristezza sia nella rara gaiezza, il film trasuda estetica e in ogni inquadratura sembra che il regista sia in cerca di applausi.

Ne L'Attesa non c'è un granello di polvere fuori posto, un colore stonato, un'inquadratura che non sembri un olio su tela, con la ripresa e il montaggio che indugiano sempre qualche secondo di troppo su ogni ciak. Il film è "bello" ma forse la ricerca di estetica come priorità lascia finire in secondo piano gli stati d'animo dei due personaggi principali: la Madre, Juliette Binoche, sofferente per la perdita del figlio e la fidanzata, Lou De Laage, allo scuro della morte di lui.
La breve convivenza delle due donne e l'imbarazzante segreto che la madre continua a tenere dicendo che il figlio tornerà presto, è l'ideale situazione per entrambe: l'una cerca di elaborare il lutto, l'altra sfrutta l'attesa per ripensare alla relazione con il fidanzato.

Piero Messina, alla sua opera prima, mette in scena un dramma di buona fattura e si ferma troppo davanti allo specchio a caccia del dettaglio che fa sospirare realizzando un film sofisticato ma nell'accezione alimentare del termine.
Nel cast anche Giorgio Colangeli, custode introverso ma deciso, Domenico Diele e Antonio Folletto.

05/09/2015, 09:10

Stefano Amadio