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TERRA - In attesa della fine del Mondo


Presentato in concorso alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema il film di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, a cavallo tra il cinema d'autore e la fantascienza.


TERRA - In attesa della fine del Mondo
Un buco nero sta giungendo dallo spazio più profondo per distruggere la terra. Gli abitanti del Pianeta avvertono qualcosa di strano, ma solo un essere è in grado di predire con certezza l'impatto. Un essere apparentemente terrestre. Ma a volte l'apparenza inganna.

Presentato in concorso alla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, "Terra" di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani si presenta come un'opera a cavallo tra un certo cinema d'autore e il genere fantascientifico.

Spedito sulla Terra molti anni fa per studiarne la popolazione e poi ucciderla, un alieno giunto da un lontano pianeta decise di rimanere a vivere in quel posto, assumendo le sembianze di un umano. Proprio quando il momento del giudizio sembra essere giunto, l'apparizione di una misteriosa ragazza potrebbe cambiare le cose. Forse non tutto è perduto.

Utilizzando solo voci off, come fossero parole provenienti dalla mente e dallo spirito dei personaggi, il film è costruito attraverso un mix di vecchie scene di repertorio ed altre più moderne, con numerosi accostamenti di immagini molto diverse tra loro e dal grande valore allegorico, che si tratti di passato/futuro o deserto/metropoli.

Con continui alti riferimenti di carattere filosofico e sociologico, dal concetto di evangelizzazione dei mercati al rovesciamento della torre di Babele, gli autori mirano a descrivere non solo la morte "fisica" di una popolazione, ma piuttosto quella morale e culturale dell'intera società, svendutasi nel tempo al dio del consumo.

Un film coraggioso, affascinante per ricercatezza e finalità artistica, ma che proprio a causa del suo carattere "elitario" rischia di poter non essere compreso fino in fondo.

25/06/2015, 11:17

Antonio Capellupo