Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
!Xš‚‰

L'ANAC scrive al Ministro Franceschini


L'ANAC scrive al Ministro Franceschini
Il Ministro Dario Franceschini
Il Ministro Franceschini, nell’annunciare le modifiche all’attuale sistema della produzione cinematografica e audiovisiva, sembra essere intenzionato a dare nuova luce al Cinema italiano e alla politica Culturale del nostro Paese.

Come già gli proponemmo il primo agosto dello scorso anno con il documento NEW DEAL - lo ricordiamo, congiunto e sottoscritto da tutte e 8 le associazioni degli autori – e ribadito nel successivo incontro del 26 marzo, una riforma del sistema che premiasse la qualità del lavoro e della scrittura, nonché i produttori indipendenti che li proponessero, darebbe nuovo respiro a tutto il settore e costituirebbe un sicuro volano economico per il Paese.

In linea con la direttiva europea che vede i film “DIFFICULT” e la ricerca di nuovi linguaggi premiati e sostenuti dalla contribuzione pubblica, si libererebbe il mercato dal duopolio e della cessione dei diritti d’autore, e si ridarebbe vita ad un settore che impiegherebbe centinaia di migliaia di posti di lavoro, tornando di fatto ad essere competitivo a livello internazionale, in continuità con la lunga e gloriosa tradizione della cinematografia italiana.
Nello specifico del documento “Tutti i numeri del Cinema Italiano” emesso dalla Direzione Generale Cinema del Mibact, l’ANAC auspica che i provvedimenti correttivi alla normativa vigente trovino giusta attuazione soprattutto per quanto riguarda:
· Definizione di “produttore indipendente” (Off), sollevata anche in sede di discussione sui regolamenti AGCOM.
· Incentivi alle suddette produzioni-off che mirino ad una sana competizione e che permettano anche alle piccole cinematografie di divenire solide, artisticamente valide ed ambire a un canale per arrivare al pubblico.
· Incentivi agli esercenti e alle sale storiche (Decreto Cultura) per la messa a norma e la distribuzione in sala dei suddetti film-off, promuovendo attività commerciali organiche (librerie, caffè, spazi culturali) e garantendone una tenitura che dia il tempo al pubblico e ai giovani di avvicinarvisi.
· Ridefinizione dei criteri di giudizio delle Commissioni, dell’attribuzione del reference system (ne siano esclusi i film-off) e dei Ristorni, sorvegliando l’obbligo di reinvestimento di parte di questi nella suddetta categoria di film (e non in quella commerciale).
Rotelle arrugginite di un unico meccanismo, che se raddrizzate e lubrificate a dovere, faranno di nuovo rombare i motori.

Augurando un buon lavoro, ringraziamo e salutiamo il Ministro Franceschini e la Direzione Generale Cinema.

14/05/2015, 11:35