Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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BASTA POCO - Vendere la felicità...


L'opera prima di Andrea Muzzi e Riccardo Paoletti non è la solita commedia toscana, ma un film semplice e sincero, senza volgarità. Nel cast oltre allo stesso Muzzi, Ninni Bruschetta, assimiliano Gallicani, Marco Messeri, Paolo Hendel, Daniela Morozzi, Annalisa Aglioti, Daniela Poggi e per la prima volta sul grande schermo Dino Zoff. In sala dal 30 aprile con Whale Pictures.


BASTA POCO - Vendere la felicità...
Una scena di "Basta Poco"
Non è la solita commedia toscana e per toscani "Basta Poco", opera prima di Andrea Muzzi e Riccardo Paoletti, in sala dal 30 aprile distribuita Whale Pictures. Girata interamente a Chiusi, è la storia di un quarantenne, Sergio, interpretato dalla stesso Muzzi, senza un impiego stabile, separato, che ancora vive con il padre. Un giorno, insieme al suo amico di una vita, apre un'agenzia molto particolare: la 'Felici & Contenti', un luogo dove vendere la felicità esaudendo i desideri più impensabili della gente. Le cose sembrano andare per il meglio, finchè qualcosa di inaspettato porta l'uomo all'ennesimo fallimento...

Il film di Muzzi è lontano dagli "stereotipi" della commedia "made in tuscany" , non è volgare, non vi sono "parolacce" o cadute di stile, sorprende, anzi, per la costruzione della storia, scritta dall'attore stesso con Tommaso Santi ed in collaborazione con Ugo Chiti. Si può definire una commedia agrodolce, a tratti vicina ad una fiaba, dove il protagonista è un vinto che cerca un riscatto sociale, pur essendo un personaggio quasi "borderline" lontano dal mondo concreto rappresentato dal suo alter-ego, il nuovo compagno della moglie, interpretato da Ninni Bruschetta, un salumiere di successo sia nella vita che nel lavoro. Anche la scelta del cast non è banale. Vi sono sì, tanti attori "locali", ma di buon livello, come Massimiliano Gallicani, Marco Messeri, Paolo Hendel, Daniela Morozzi ed Annalisa Aglioti. Accanto a loro anche Daniela Poggi e per la prima volta sul grande schermo anche Dino Zoff nel ruolo di se stesso. Non vi è nemmeno il lieto fine in stile Pieraccioni, anche perchè sarebbe stato poco credibile poter risolvere tutti i problemi "vendendo la felicità".

Il protagonista del film è un sognatore, a cui bastano solo i sogni per vivere, che siano da trasmettere al figlio o a tutti gli altri. Per questo l'idea di "vendere la felicità" divento uno specchio di quello che siamo, perchè chiunque di noi, vorrebbe comprarla, assaporarla, anche per poco. Questo è il messaggio del film, che non manca però di spunti divertenti e di simpatiche "gag", che riescono a far ridere anche lo spettatore meno attento.

Pur nella sua "semplicità" e linearità d'intenti, "Basta Poco" non è comunque un capolavoro e non sarà la commedia campioni d'incassi dell'anno, anche perchè molte volte difetta nella recitazione ed alcune storie, vedi quella del babbo con la vicina di casa o l'arrivo finale di Dino Zoff, sembrano gà "apparecchiate" su un piatto d'argento allo spettatore fin dall'inizio del film, ma comunque resta un pregevole intento per sdoganare fuori dai suoi confini un tipo di cinema che ormai stava perdendo vigore come quello toscano...

27/04/2015, 12:45

Simone Pinchiorri