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FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE 16 - Presentata l'edizione 2015


FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO DI LECCE 16 - Presentata l'edizione 2015
FILM D'APERTURA
Lunedì 13 aprile alle ore 20.00 il film di apertura del Festival in anteprima europea "WAX - We are the X" di Lorenzo Corvino (Italia, 2015) con Jacopo Maria Bicocchi, Gwendolyn Gourvenec, Davide Paganini, Muriel Gandois, Claudia Gallo, Francesca Ritrovato, Lily Bloom, Mathieu Milella, Andrea Renzi, Andrea Sartoretti, Rutger Hauer, Jean-Marc Barr. Opera prima di Lorenzo Corvino realizzata da ragazzi con un decimo del budget medio di ogni esordio, il film è un “on the road“ in soggettiva, un piccolo thriller generazionale incentrato sulle peripezie di tre ragazzi inviati nel Principato di Monaco per le riprese di uno spot.

I PROTAGONISTI DEL CINEMA EUROPEO
BERTRAND TAVERNIER (14 aprile)

La sera del 14 aprile Bertrand Tavernier riceverà l’Ulivo d’Oro alla Carriera e, introdotto dal critico Bruno Torri, presenterà al pubblico del Festival Quai d'Orsay, il suo film più recente, realizzato nel 2013, una sottile commedia satirica tratta dall'omonima graphic novel di culto di Christophe Blain e Abel Lanzac.
Sono in tutto 10 i titoli in rassegna a cominciare dalla sua opera d’esordio, il drammatico L'orologiaio di Saint Paul del 1974 (Premio Speciale della Giuria al Festival di Berlino), tratto da Simenon, che segna l’incontro con Philippe Noiret, destinato a diventare il suo attore feticcio. E' infatti sempre lui il protagonista anche di altri due film in rassegna a Lecce, Che la festa cominci del 1975 con Marina Vlady, ambientato nel primo Settecento; e Il giudice e l'assassino del 1976, ambientato alla fine dell’Ottocento, con una giovanissima Isabelle Huppert accanto a Jean-Claude Brialy.
Del 1980 è La morte in diretta, con Harvey Keitel e Romy Schneider, una preveggente analisi delle derive della televisione e dei media. Del 1981 è Colpo di spugna, adattato da un romanzo di Jim Thompson, che mette in scena il Senegal degli anni Trenta e la sua passione per il noir. Da un romanzo di Pierre Bost, con numerose citazioni da Monet e Renoir, è Una domenica in campagna dell’84, premiato al Festival di Cannes. Vincitore di numerosi premi, tra cui il César della musica nel 1987, è Round Midnight – A mezzanotte circa, pellicola sul jazz e in particolare sul "be-bop", con François Cluzet, Dexter Gordon, Sandra Reaves-Phillips, Philippe Noiret, opera che testimonia la profonda conoscenza di Tavernier della cultura e della tradizione americana. Con L'esca, allarmante ritratto di giovani disorientati, vince l'Orso d'Oro al Festival di Berlino. In una Louisiana devastata dall'uragano Katrina, il regista gira poi L'occhio del ciclone (2009), adattamento di un thriller di James Lee Burke con un grande Tommy Lee Jones.

FATIH AKIN (15 aprile)
Figlio di immigrati turchi, Fatih Akin, nato ad Amburgo nel 1973, è il primo regista tedesco ad aver vinto dopo 19 anni l’Orso d’Oro al Festival di Berlino, con La sposa turca nel 2004. E’ questo il primo film della trilogia sull’amore, la morte e il demonio che, proseguita con Ai confini del paradiso nel 2007, e si conclude ora, a distanza di dieci anni, con Il padre (The Cut), che uscirà nelle sale con BIM il prossimo 9 aprile. Oltre a questi, in una retrospettiva di 9 titoli del regista, il Festival presenterà film mai distribuiti in Italia come la sua opera d’esordio Kurz und schmerzlos (Short Sharp Shock) del 1998 premiato sia al Festival di Locarno che a quello di Amburgo; Im Juli del 2000 e Müll im Garten Eden (Garbage in the Garden of Eden) del 2012, un documentario di denuncia che vede protagonista la battaglia degli abitanti del villaggio turco di Camburnu, sul Mar Nero, contro la decisione del governo di trasformare la loro comunità in una discarica.
La retrospettiva, realizzata con la collaborazione del Goethe Institut e dell’ACIT Bari, è completata da Solino, del 2002, girato tra il Salento e la Germania e dedicato alle vicende di una famiglia emigrata negli anni ’60 a Duisburg; il documentario del 2005 Crossing the Bridge - The Sound of Istanbul sulla scena musicale e culturale di Istanbul, città ponte tra Oriente e Occidente; e Soul Kitchen, che nel 2009 si è aggiudicato il Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia. Al Festival del Cinema Europeo, la sera del 15 aprile, nel corso di un incontro col pubblico introdotto dal critico Massimo Causo, Fatih Akin ritirerà l’Ulivo d’Oro alla Carriera.


LE PROTAGONISTE DEL CINEMA ITALIANO
MILENA VUKOTIC (17 aprile)

Un omaggio alla carriera di una delle attrici cinematografiche e teatrali italiane più singolari, protagonista di grande talento di ruoli venati ora da innata poesia, ora da senso del grottesco, ora da sommessa femminilità. Amata da tutti come “la moglie di Fantozzi”, Milena Vukotic ha lavorato in teatro con Cocteau, Strehler, Zeffirelli e al cinema, in una filmografia ricca di quasi cento film, con registi del calibro di Buñuel, Lattuada, Wertmüller, Lizzani, Bolognini, Blasetti, Fellini, Tarkovskij, Scola, Risi, Bertolucci, Loy, Verdone. Milena Vukotic sarà al Festival per ritirare l'Ulivo d'Oro alla Carriera la sera del 17 aprile in cui sarà protagonista di un incontro col pubblico condotto dal Presidente del SNGCI Laura Delli Colli.
L’omaggio, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, proporrà i seguenti film in rassegna: Fantozzi, il ritorno di Neri Parenti (1996), Venga a prendere il caffè… da noi di Alberto Lattuada (1970), Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel (1974), Il lanciatore di coltelli di Lina Wertmüller (ep. di Questa volta parliamo di uomini, 1965), La casa del tappeto giallo di Carlo Lizzani (1983), Cornetti alla crema di Sergio Martino (1981).

PAOLA CORTELLESI (18 aprile)
Autentica mattatrice dello spettacolo italiano, con una carriera che attraversa teatro, radio, televisione e cinema, Paola Cortellesi si è imposta anche sul grande schermo con una straordinaria versatilità, che le è valsa nel 2011 il David di Donatello per Nessuno mi può giudicare. Dotata di una umanissima simpatia, che le ha permesso di interpretare con pari sensibilità sia ruoli comici che drammatici, Paola Cortellesi ha lavorato con registi come Riccardo Milani, Carlo Mazzacurati, Fausto Brizzi, Luca Miniero, Gianluca Maria Tavarelli, i fratelli Taviani, recitando accanto a colleghi come Claudio Bisio, Aldo Giovanni e Giacomo, Claudio Santamaria, Kim Rossi Stuart, Rocco Papaleo. Carlo Verdone, che l'ha consacrata in Sotto una buona stella, sabato 18 aprile la presenterà al pubblico del Festival nel corso di una serata in cui le sarà consegnato l'Ulivo d'Oro alla Carriera.
L’omaggio, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, proporrà i seguenti film in rassegna: Il posto dell’anima di Riccardo Milani (2003), Due partite di Enzo Monteleone (2009), Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno (2011), Sotto una buona stella di Carlo Verdone (2014), Scusate se esisto di Riccardo Milani (2014).

I FILM IN CONCORSO
La sezione ufficiale competitiva del Festival presenta 10 lungometraggi europei in gara per l’assegnazione dell’Ulivo d’Oro. In concorso film in lingua originale e in anteprima nazionale - presentati dai rispettivi registi - vagliati da una Giuria composta da Pappi Corsicato, Francesca Marciano e Bruno Torri, che assegnerà inoltre il Cash Prize di 5.000 €, il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia ed il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Sempre tra i film del Concorso, saranno assegnati anche il Premio Fipresci (Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica), attribuito da una Giuria composta da Gemma Lanzo, Anna Osmólska-Mętrak, Michael Pattison; il Premio Cineuropa attribuito dalla Giuria composta da Luciana Castellina e Mirsad Purivatra; e il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per il Miglior Attore Europeo attribuito dalla Giuria presieduta da Laura Delli Colli.

I film in concorso: Superworld di Karl Markovics (Austria, 2015), secondo lungometraggio di Markovics che racconta la vita di una donna ordinaria che cambierà all’improvviso sotto l’influsso divino. Una curiosità: il regista è noto al grande pubblico grazie al ruolo dell'ispettore Stockinger, nel poliziesco tv “Commissario Rex”. Key House Mirror di Michael Noer (Danimarca, 2015), un film sull’amore, sul rifiuto di morire, attraverso la storia di Lily e Max sposati da più di 50 anni. Insecure di Marianne Tardieu (Francia, 2014) un noir, opera prima della regista, che per sua stessa ammissione si ispira a Nicholas Ray, ma anche a Claire Denis, Philippe Garrel, Jean Renoir e “Accattone” di Pier Paolo Pasolini. Daughters di Maria Speth (Germania, 2014), segue le vite di Agnes e Ines, due donne che portano ancora le ferite delle rispettive famiglie, come madre e come figlia, con la possibilità, forse, di rivivere tali ruoli in modo diverso. Anemistiras di Dimitri Bitos (Grecia, 2015), un thriller psicologico che vede al centro del film Lemonia, una ragazzina di 11 anni che, stanca delle liti dei genitori, comincia a dirigere la loro relazione con una granata tra le mani. Hardkor Disko dI Krzysztof Skonieczny (Polonia, 2014), “Hardkor”, scritto alla polacca, è un termine per descrivere i nostri giorni. Così spiega lo stesso regista. È entrato nel linguaggio corrente per designare qualcosa di sorprendente, spietato, ma comunque seducente e attraente con il suo alone di pericolo. Nel contempo “disko” è una parola che risale ai tempi andati, quelli dei nostri genitori, e che è carica di speciale nostalgia. Corrections Class di Ivan Tverdovsky, (Russia, 2014) è la storia di Lena, una ragazza disabile e intelligente. Un film sulla crescita in tutte le sue accezioni. Magical Girl di Carlos Vermut (Spagna, 2014), un noir che segue i tre protagonisti, Luis, Barbara e Damian, intrappolati in un mondo di ricatti, dove l’istinto e la ragione saranno tragicamente in lotta, tanto da cambiare le loro vite per sempre. My Skinny Sister di Sanna Lenken (Svezia, 2015), storia dolce e brutale tra due sorelle “costrette” a vivere in un mondo dove è la società a dettare i sogni appropriati. Song of my mother di Erol Mintaş (Turchia, 2014) è la storia di Ali, intrappolato tra passato e futuro e diviso tra la madre e la fidanzata, le donne della sua vita. Ali dovrà scegliere il proprio cammino.

LE ALTRE SEZIONI DEL FESTIVAL
Accanto alla sezione competitiva, la manifestazione salentina propone numerosi spazi di approfondimento, sezioni dedicate a cortometraggi e a documentari, che rappresentano un percorso di ricerca di nuovi temi e di nuovi linguaggi audiovisivi.

Sabato 18 aprile si terrà la II edizione degli “Stati Generali della Commedia Italiana” a cura di Marco Giusti. Un incontro che, a partire dai nuovi fenomeni comici delle serie web, sempre più al centro dell’interesse dei produttori, intende riflettere anche sullo sviluppo
della produzione di commedie, sulle nuove tendenze del cinema comico, sulla divisione sempre più netta tra comicità del sud e comicità del nord e sul successo dei comici non tradizionali. Lecce accoglie nuovamente gli autori, i registi e i protagonisti della commedia italiana, per un confronto cui prenderanno parte Claudio Bisio, Nicola Conversa (Nirkiop), Francesco Ebbasta e Ciro Priello (The Jackal), Luigi Luciano in arte Herbert Ballerina, Marcello Macchia in arte Maccio Capatonda, Riccardo Milani, Luca Miniero, Neri Parenti, Carlo Verdone.

Sempre sabato 18 aprile è la volta della VI edizione del Premio Mario Verdone, istituito dal Festival insieme al Centro Sperimentale di Cinematografia e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, in accordo con la famiglia Verdone. Il Premio viene assegnato da Silvia, Carlo e Luca a un giovane autore (massimo 35 anni) che con la sua opera prima si è particolarmente distinto nell'ultima stagione cinematografica. Il riconoscimento vuole onorare il critico, saggista e storico del cinema Mario Verdone, sempre attento nella scoperta di artisti di talento, non solo nel Cinema ma nel mondo dell’arte in generale, come dimostrano i suoi numerosi saggi e scritti.
I finalisti di quest’anno sono: Bonifacio Angius per "Perfidia", Leonardo Guerra Seràgnoli per "Last Summer", Sebastiano Riso per "Più buio di mezzanotte".

Per il terzo anno consecutivo, il Festival del Cinema Europeo, insieme al Centro Nazionale del Cortometraggio e d’intesa con la famiglia, attribuisce un Premio in memoria del regista Emidio Greco, con l’intento di segnalare un giovane autore italiano (massimo 30 anni) per il suo talento nella realizzazione di un cortometraggio. I 10 cortometraggi finalisti: "The tin hat" di Giuseppe Boccassini, "Panorama" di Gianluca Abbate, "Baùll" di Daniele Campea, "La baracca" di Federico Di Corato e Alessandro De Leo, "Messaggi da fuori" di Alessio Pasqua, "Pietre" di Vincenzo Caricari, "Orizzonti orizzonti" di Anna Marziano, "PicNic" di Kim Gualino, "Tacco 12" di Valerio Vestoso, "Persefone" di Grazia Tricarico.

CINEMA & REALTÀ
Una sezione che attraverso il cinema intende dare visibilità a temi sociali e culturali di rilievo, proponendo un'occasione di riflessione e di approfondimento su argomenti ed eventi della realtà contemporanea. I temi che quest'anno saranno affrontati sono l'omofobia (Non so perché ti odio di Filippo Soldi); il rapporto tra immigrazione e accoglienza ("Leviteaccanto" di Luciano Toriello); la Grecia con due documentari, quello di Enzo Rizzo “La Grecia è vicina”, che scandaglia la delicata situazione della Grecia di oggi con il racconto corale dei giorni intorno alle elezioni del 25 gennaio scorso, che hanno visto il trionfo di Syzira e la memoria di un'altra ondata democratica che seguì al golpe dei colonnelli del 1967. L’altro documentario firmato da Ennio Lorenzini, del 1969, è un reportage giornalistico sulla Grecia dei colonnelli, la penetrazione economica americana, l'alto clero ortodosso, la repressione e la resistenza.
Infine, il Progetto arTVision promosso dalla Regione Puglia con il supporto dell'Apulia Film Commission, una giornata (16 aprile) di incontri e proiezioni dal titolo CINEMA, TV E ARTE: CONNESSIONI, NARRAZIONI, CROSSOVER. Tra linguaggi e nuovi format al servizio dell’arte contemporanea, saranno proiettati i cortometraggi Dimension di Mirela Oktrova e Edmond Topi, Delta - An Affluence of Art di Marin Lukanović, La parola, lo sguardo, il gesto. Ritratto di tre giovani artiste venete di Chiara Andrich, Contro natura di Alessandro Piva, Odissea Dandy di Giuseppe Tandoi e Le pareti di vetro di Vito Palmieri. I registi Tandoi, Piva e Palmieri saranno presenti alle proiezioni e verranno introdotti da Maurizio Sciarra, Presidente dell’Apulia Film Commission.

CINEMA ED EUROPA: PREMIO LUX e SHORT MATTERS!
PREMIO LUX
Riconoscimento con cui il Parlamento Europeo premia il cinema europeo per avvicinare l'Europa e i suoi cittadini attraverso il cinema. In rassegna i tre film finalisti: Ida di Pawel Pawlikowski’s (Polonia, 2013), Girlhood (Bande de filles) di Céline Sciamma (Francia, 2014), Nemico di classe (Class Enemy / Razredni sovraznik) di Rok Biček (Slovenia, 2013).

SHORT MATTERS!
Rassegna dei cortometraggi nominati all’European Short Film Award 2014 dell’European Film Academy. I cortometraggi in rassegna: Whale Valley di Gudmundur Arnar Gudmundsson (Danimarca/Islanda 2013), The Missing Scarf di Eoin Duffy (Irlanda 2013), Little Block Of Cement With Dishevelled Hair Containing The Sea di Jorge Lopez Navarrete (Spagna 2013), Pride di Pavel Vesnakov (Bulgaria/Germania 2013), Taprobana di Gabriel Abrantes (Portogallo/Sri Lanka/Danimarca 2014), Fal di Simon Szabo (Ungheria 2013), Summer 2014 di Wojciech Sobczyk (Polonia 2014), Shipwreck di Morgan Knibbe (Paesi Bassi 2014), Emergency Calls di Hannes Vartiainen & Pekka Veikkolainen (Finlandia 2013), Daily Bread di Idan Hubel (Israele 2014), Still Got Lives di Jan-Gerrit Seyler (Germania 2013).

VETRINA CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA
In collaborazione con la CSC Production vengono presentati i lavori realizzati dagli studenti della Scuola Nazionale di Cinema e, in collaborazione con la Cineteca Nazionale, il restauro di Senza pietà di Alberto Lattuada (1948). I film di diploma e le esercitazioni: "Fame" di Karole Di Tommaso, "L'uomo senza paura" di Francesca Marino, "Knock Out" di Francesca Marino, "Here" di Enrico Mazzanti, "Iceberg" di Enrico Mazzanti, "Big Eye" di Tommaso Landucci, "Bloodhound" di Tommaso Landucci, "Persefone" di Grazia Tricarico.

PUGLIA SHOW
Il tradizionale concorso di cortometraggi per giovani registi pugliesi, realizzato in collaborazione con il Centro Nazionale del Cortometraggio e con Augustus Color e riservato a registi pugliesi under 35 anni. Sulla base di una selezione curata da Luigi La Monica, una Giuria composta da Jacopo Chessa (Direttore Centro Nazionale del Cortometraggio), Franco Farina (giornalista e critico cinematografico) e Vito Luperto (Giornalista e Critico cinematografico) assegnerà il Premio CNC ed il Premio Augustus Color. I cortometraggi in concorso: "Basta poco" di Lorenzo Manisco, "Cala paura" di Gianluca Marinelli, "Carne sola" di Alessandro Porzio, "Cratta" di Fausto Romano, "Da Otranto a Idrusa, Fedra, Niceforo" di Cristian Cuna, "Destination De Dieu" di Andrea Gadaleta Caldarola, "Immaginare T" di Naike Anna Silipo, "Io odio Shakespeare" di Anna Mila Stella, "La baracca" di Federico Di Corato e Alessandro De Leo, "La porta del destino" di Alessandro Zizzo, "La zona avvelenata" di Michele Alberto Chironi e Danilo Quibrino, "L'estate arriva prima" di Gabriele Quaranta, "L'iniziazione" di Mattia De Pascali, "Léune" di Giuseppe Pezzulla, "Long Shot" di Andrea Leonetti Di Vagno, "Nuvola" di Giulio Mastromauro, "Persefone" di Grazia Tricarico, "Power" di Valeria Schifeo, "R.P.0129031" di Antonella Zito, "The Tin Hat" di Giuseppe Boccassini, "Thriller" di Giuseppe Marco Albano, "Vernissage" di Daniele De Luca. I cortometraggi fuori concorso: "Aeternity" di Paolo Rollo, "Clinamen" di Clemente Corallo, "Deposizione in due atti" di Carlo Michele Schirinzi, Fr"om Bell To Bell - A School Day in Europe" di Paolo Pisanelli, "Fuori dal guscio" di Marco Mazzotta, "La stanza di Hassan" di Mattia Aron Greco, "La terra di fronte" di Fabrizio Lecce, "Lav(i)aggio, luoghi a 360"° di Alessandro Colazzo e Erika Grillo, "Mudra's la regina dei nonsense" di Vincenzo Borsellino, "Oggi no" di Simone Schiralli, "Un solo attimo" di Mauro Portoso.

PUGLIA SHOW SPECIAL
La nuova sezione del Festival propone i film di alcuni registi pugliesi di particolare rilievo per ricerca espressiva e tematiche affrontate. I film in rassegna: "Altamente" di Gianni De Blasi, "Amara" di Claudia Mollese, "I resti di Bisanzio" di Carlo Michele Schirinzi, "Voglio le ali bianche" di Chiara Zilli, "La mezza stagione" di Danilo Caputo.

08/04/2015, 19:06