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MA CHE BELLA SORPRESA - Bisio, milanese a Napoli


Il nuovo film di Alessandro Genovesi arriva appena 4 mesi dopo "Soap Opera". Niente di nuovo per una favola moderna con Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Chiara Baschetti e la partecipazione di Renato Pozzetto e Ornella Vanoni. in sala da mercoledì 11 marzo distribuito in tutta Italia da Medusa


MA CHE BELLA SORPRESA - Bisio, milanese a Napoli
"Ma che Bella Sorpresa" di Alessandro Genovesi
Fatti con lo stampo. Due tre temi, due tre nomi e via con la commedia italiana di inizio millennio.
Buonista, scorretta senza mai uscire dai binari (e dunque correttissima), assolutamente priva di contenuti di attualità sociale e di qualsiasi accenno ai graffi della grande scuola italiana. Con la scusa di assecondare l'esigenza (presunta) del pubblico di "staccare la spina", è pensata per essere così insipida da non avere più l'esigenza di guardare alla nostra realtà dunque venendo presa a prestito da film di altri paesi, in questo caso dal Brasile. Neanche per l'adattamento ci si sforza granché, facendo un mix di "Io speriamo che me la cavo" e "Benvenuti al Sud", e dimostrando così di essere assolutamente privi di idee originali.

Claudio Bisio è sempre uguale a Claudio Bisio, cosa che può funzionare in tv con i programmi di intrattenimento settimanale ma non al cinema dove sarebbe gradevole vederlo in personaggi diversi, caratteri contrastanti, mimica facciale moderata dalle esigenze.

La regia di Alessandro Genovesi riesce a spegnere qualsiasi accenno di risata annullando, con la scelta di virare sul poetico, quasi tutte le possibilità di gag che l'esistenza di un personaggio invisibile inevitabilmente offre.

Un po' tutti ci chiediamo, anche il pubblico che comincia lentamente a disertare il genere, che senso abbia realizzare dei prodotti poco curati, nel senso di poco originali, negli aspetti fondamentali; sceneggiatura, dialoghi, interpretazione, regia. Che gli ingredienti fossero sempre gli stessi ce ne eravamo accorti da tempo, ma che anche l'impasto uscisse sempre identico dovrà portare a qualche riflessione.

Insomma, "Ma che Bella Sorpresa", avrà certamente due meriti: uno di farci trascorrere un'ora e mezza senza pensieri, l'altro di farci pensare "ma che ci sono venuto a fare?".

Ah, dimenticavo: anche qui C'È LA PSICANALISTA!

03/03/2015, 11:16

Stefano Amadio