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Sky riconosce il diritto degli autori all'equo compenso


Sky riconosce il diritto degli autori all'equo compenso
Dopo quasi 5 anni, il 13 febbraio 2015 Sky ha siglato il nuovo accordo con SIAE per il pagamento dell’equo compenso dovuto agli autori per la messa in onda sui suoi canali.

I PREGRESSI
Fino a giugno 2010 Sky pagava l’equo compenso con un contratto di favore rispetto agli altri network perché godeva dei vantaggi dello start up.
All’ennesimo rinnovo biennale, su richiesta di tutte le Associazioni degli autori rappresentate nella Commissione Cinema (100autori, Aidac, Anac, Art, Asifa, Doc/it, WGI) , la SIAE ha considerato conclusa la fase dello start up e ha chiesto di trattare un nuovo accordo. Da quel momento Sky ha smesso di pagare e ha fatto causa alla SIAE, negandole la rappresentatività di tutti gli autori e disconoscendo la legittimità dell’equo compenso.
A gennaio 2014 una sentenza del Tribunale di Milano ha dato ragione alla SIAE contro le motivazioni di SKY.

GLI EFFETTI DELLA FIRMA
1. Sky dovrà saldare immediatamente il pregresso di 4 anni secondo il vecchio contratto che era allora in atto.
2. Dal 1° luglio 2014 e fino al 30 maggio 2017 Sky dovrà pagare secondo il nuovo contratto.
3. SIAE distribuirà i primi due anni di pregresso Sky a maggio 2015 e gli altri due a novembre 2015.

LE DIFFERENZE TRA CONTRATTO NUOVO E VECCHIO
1. Il primo importante cambiamento è che Sky passa da un sistema di pagamento a forfait (ovvero pagamento di un tot, a prescindere dal numero delle opere messe in onda e dei passaggi televisivi effettuati, che poi Siae divideva tra gli aventi diritto) al pagamento a tariffa (una cifra per ogni minuto di messa in onda).
L’incasso previsto dal nuovo contratto equivale a un aumento del 50%.
2. Una delle conquiste più importanti è che secondo il nuovo contratto non c’è più nessuna distinzione di valore tra i prodotti: un film vale quanto un documentario, una serie quanto una sit-com. Quello che conta è il minutaggio.
3. A settembre 2013, in seguito all’arbitraggio SIAE/Confindustria, sono state ridefinite le linee guida per la ripartizione dell’equo compenso. La sentenza è andata a totale difesa del diritto degli autori.
I futuri accordi con le reti televisive saranno fatti sulla base del lodo che è seguito alla sentenza.
Il contratto con Sky è il primo ad avvalersi delle nuove linee direttive.

COME VIENE CALCOLATA LA TARIFFA
In base all’audience del canale (elemento variabile) e al fatturato, ovvero abbonamenti e pubblicità (elemento uguale per tutti i canali perché deriva dall’importo complessivo diviso per tutti canali dell’offerta Sky).

26/02/2015, 19:42