Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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I vincitori della quarte edizione di Cinethica
- Energia diversamente rinnovAbile


I vincitori della quarte edizione di Cinethica - Energia diversamente rinnovAbile
Meno di dieci minuti per raccontare la storia di una madre possessiva (Erica Blanc) e un figlio chiuso in un istituto psichiatrico che ha perso la parola.

Magia e la bellezza di un racconto breve e drammatico. “La visita” di Marco Bolla, supportato dal vecchio fascino della pellicola super 16 ha conquistato, nella serata conclusiva del Festival Cinethica, la giuria popolare presieduta da Angela Bianca Saponari, docente di Storia del Cinema all’Università di Bari e critico cinematografico del Gruppo Puglia del SNCCI.

La motivazione recita: “Per aver saputo raccontare, attraverso il doppio registro della realtà e della surrealtà, una disabilità non detta ma percepita, grazie anche all'efficace interpretazione della protagonista, e per aver saputo costruire la storia con le tecniche della classicità, ma senza perdere di vista le contemporanee tendenze cinematografiche che ambiscono a giocare con lo spettatore disorientando il suo sguardo per attirarlo nel meccanismo narrativo”.

Al Miglior Corto una scultura realizzata per l’occasione dall’artista Sergio Scarcelli mentre a Vincenzo Ardito, autore de “I Superabili” la menzione speciale della giuria su pergamena; a quest’ultimo: “Per l’originalità del linguaggio che mette insieme tecniche narrative differenti e valorizza l’interpretazione di attori non professionisti, ma entusiasti e coinvolgenti”.

Soddisfatti della consueta affollata partecipazione gli organizzatori della rassegna, Michele Stella e Valentina Parente, che fin dagli inizi hanno scommesso sul progetto intuendo la potenza del linguaggio cinematografico come strumento di diffusione e sensibilizzazione ai temi della disabilità.

A salutare il pubblico in sala, l’attore e doppiatore Francesco Pannofino con un breve estratto da un testo di Oliver Sacks e la forza coinvolgente del messaggio di extra-ordinarietà dei disabili nella performance “Parole al buio” a cura dell’associazione LeZZanZare in collaborazione con Fabio Losito al violino.

26/11/2014, 10:21