Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

TFF32 - "Prima di andar via", cronaca di una morte annunciata.


TFF32 -
Ancora oggi, dopo oltre centovent'anni di storia, esistono dei temi che il cinema, soprattutto quello italiano, non riesce a raccontare in maniera del tutto credibile ad una società forse non del tutto pronta a comprenderli fino in fondo.

Mettere in scena il suicidio, o per meglio dire la volontà di suicidarsi, diventa così una sfida cinematografica particolarmente ardua, in cui tutti i meccanismi, dalla narrazione alla recitazione devono essere perfettamente oleati.

A far questo, e anche molto bene, ci è riuscito Michele Placido con il suo "Prima di andar via", trasposizione sul grande schermo dello spettacolo teatrale scritto da Filippo Gili.

Cinque personaggi, padre, madre, due sorelle e un fratello, sono seduti attorno a un tavolo per una cena in famiglia. Le risa e i racconti vengono freddamente interrotte dalle parole di Francesco, figlio maggiore, che da un annuncio: "domattina io non sarò più vivo". Rimasto vedovo da tre mesi, Francesco si sente svuotato di emozioni, un uomo morto che cammina in un mondo cui sente di non appartenere più.

L'autore illumina la scena con una luce smorta, disegnando uno scenario da incubo ad occhi aperti in cui il tempo sembra essersi inevitabilmente fermato. A differenza di Polanski che nelle trasposizioni rende completamente cinematografica la scena, Placido cerca invece di mantenere i tempi di recitazione e la gestualità teatrale originale, scelta che si dimostra tanto azzardata quanto vincente.

Se il dolore e gli interrogativi, le suppliche e l'isteria, le carezze e gli schiaffi riescono a risultare reali e a coinvolgere completamente lo spettatore, grande merito è dei bravi Filippo Gili, Vanessa Scalera e Aurora Peres, e in particolar modo di Michela Martini e Giorgio Colangeli cui il regista affida alcuni momenti di follia che mettono i brividi.

"Prima di andar via" è un piccolo film capace di farti interrogare profondamente sull'importanza del diritto alla vita e al tempo stesso su quello di volerla lasciare andar via.

26/11/2014, 11:24

Antonio Capellupo