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"Non uscirai vivo da questo mondo" brilla
al 48 Hour Film Project Italia


"Non uscirai vivo da questo mondo", il corto diretto da Riccardo Papa per il team Grapevine, nato dalla sfida lanciata dal corcorso internazionale cinematografico più diffuso nel mondo, si aggiudica i premi: miglior uso del genere, migliori costumi, che va ad Ilaria Carannante, e una nomination come migliore regia per Riccardo Papa.

75 le squadre iscritte alla 14esima edizione di questo 48 Hour Film Project Italia, 56 team tra i quali contendersi la vittoria, hanno dato vita ad una sfida all'ultimo sangue. Giovedì 20, presso il Nuovo Cinema Aquila di Roma, una variegata giuria specializzata composta dal direttore della fotografia e regista Daniele Ciprì, la scrittrice Melissa P, il montatore Cristiano Travaglioli, l'attrice almodovariana Rossy de Palma, Ian Anderson dei Jethro Tull, Valerio Mastandrea e una presidente come Lina Wertmüller, ha decretato così i vincitori, dopo una lunga e sofferta decisione, aggiudicando il premio per i migliori costumi a Non uscirai vivo da questo mondo a cui va anche il premio per il miglior uso del genere.

"Non uscirai vivo da questo mondo" è un western post-tecnologico ambientato nella periferia romana, nello scenario apocalittico di Centocelle. Una rivisitazione originale dello spaghetti western, in un omaggio caldo, eccentrico e personalissimo, dove il riferimento non si limita ad una pura citazione formale ma coinvolge in una contaminazione di simboli, senza mai tradire la forma originaria.

Una raffinatissima ricerca sui costumi, come confermato dal premio ad Ilaria Carannante, fa spiccare questo progetto tra tutti: dagli occhiali steampunk all'acconciatura cotonata dello sceriffo, bustini, corpetti, orologi da taschino, accuratissimi dettagli diventano efficaci simboli su un futuro malato pervaso da una coscienza storica nichilista.

La coinvolgente colonna sonora originale, tra cori morriconiani, armoniche e slide guitar, più che un semplice omaggio ai grandi maestri del genere, ne evoca gli echi e lo spirito. Lo stesso spirito che dall’amara vendetta sotto il torrido sole di Django si fonde alle atmosfere distopiche di George Miller. Come se Corbucci avesse incontrato Mad Max!

Fondata da un giovane gruppo di filmmakers, Grapevine Studio è una società di produzione con base a Roma. Opera nel settore della produzione cinematografica e audiovisiva, dell'animazione tradizionale e della stop-motion. Affianca ad un'etica volta alla completa valorizzazione del lavoro di quanti coinvolti nei progetti, un'attenzione ai temi ambientali e alle tecniche di sostenibilità produttiva. Realizza inoltre oggetti di eco-design, realizzati dai materiali scenografici e di costume già utilizzati.

24/11/2014, 17:52