SAN MARINO FILM FESTIVAL 3 - "Urge", film di chiusura


SAN MARINO FILM FESTIVAL 3 -
Il festival di chiusura dell'ottava edizione del San Marino International Film Festival è "URGE" di e con Alessandro Bergonzoni, per la regia di Riccardo Ridolfi (Italia 2014, col 100'). La proiezione è preceduta dalla presentazione dell'artista, autore e attore teatrale.

Il filmnuovo spettacolo di Bergonzoni è un invito a "tornare al bello" e a ribellarsi alle brutture del mondo contemporaneo. Il suo percorso artistico da sempre unisce un'attenzione per i temi legati al coma, alla detenzione e alla diversità con incontri in ambiti ospedalieri e accademici.

"Se dovessi descrivere i punti dai quali siamo partiti per la genesi di questo spettacolo non avrei dubbi: l'urgenza, l'allerta, la necessità di non astenersi dal dire, la traiettoria che permette lo sconfinamento veloce da un territorio artistico conosciuto e praticato in direzione dei 'vasti' spazi confinanti. Ma cosa, in definitiva, 'Urge' a Bergonzoni? Sicuramente segnalarci delle differenze; quella mancanza di precisione nello sguardo del mondo che se trascurata può realmente cambiare il senso delle cose, quelle frettolose banalizzazioni che accomunano cose in realtà diversissime tra loro. E anche dimostrare che la comicità è fatta di materiali non solo legati all'evidente o al rappresentato" - ha dichiarato Riccardo Rodolfi." Ma soprattutto mettere sotto gli occhi degli spettatori il suo "voto di vastità": un vero e proprio canone artistico che lo obbliga, sia come uomo ma soprattutto come artista, a non distogliere mai gli occhi dal tutto: un tutto composto dall'enormità, dall'invisibile, dall'onirico, dallo sciamanico, dal trascendentale. Un tutto che forzatamente non può non essere poi riversato anche sul palcoscenico per essere esibito con tutti i mezzi dell'arte autoriale prima ed attoriale poi. Ed anche oltre. La glossolalia non lo frena e gli 'illuminati' sul fondo non lo irretiscono. Un tutto perturbante che, forse, costringerà a considerare Bergonzoni non più solamente maestro di cerimonia di una liturgia comica ma anche strumento di correzione ottica per permettere di vedere meglio la vastità in cui siamo immersi.Attenzione: lo stupore della scoperta può essere fragoroso".

01/11/2014, 11:00