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FESTIVAL DI ROMA 9 - "Il Sale della Terra"


Il film di Wim Wenders nelle sale da giovedì 23 ottobre coprodotto dall’italiano Andrea Gambetta, Presidente della Solares - Fondazione delle Arti


FESTIVAL DI ROMA 9 -
Wenders e Salgado. "Il sale della Terra"
Giovedì 23 ottobre esce nelle sale il nuovo film di Wim Wenders per "ritrarre con la luce" i capolavori di Sebastião Salgado, tra i più grandi fotografi contemporanei, raccontato dal regista tedesco e dal figlio Juliano Ribeiro Salgado, nello splendido documentario "The Salt of the Earth", premiato lo scorso maggio in Un Certain Regard a Cannes e presente anche al Festival di Roma.

Da quarant'anni Salgado attraversa i continenti sulle tracce di un'umanità in pieno cambiamento. Dopo aver testimoniato alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia contemporanea - conflitti internazionali, carestie, migrazioni di massa - si lancia adesso alla scoperta di territori inesplorati e grandiosi, per incontrare la fauna e la flora selvagge in un progetto fotografico, omaggio alla bellezza del pianeta che abitiamo.

Seguendo il fotografo nei suoi ultimi viaggi, e ascoltando dalla sua voce la storia dei suoi scatti più importanti, Wenders attraverso l'occhio di Salgado racconta i continenti sulle tracce di un'umanità in pieno cambiamento. "Il sale della Terra" sono gli uomini, seguiti dal fotografo in quarant'anni di carriera: alcuni tra i fatti più sconvolgenti della nostra storia immortalati nel bianco e nero inconfondibile, di rara potenza, del fotografo brasiliano.

Da Other Americas, progetto sulle terre sudamericane, a Sahel, The End of the Road, da Workers a Exodus, il lavoro di Wenders e Salgado Jr. tenta di riscrivere, attraverso una nuova luce, l'interminabile cammino di Salgado: il genocidio in Rwanda, quello più recente dei Balcani, fino al monumentale Genesis, dove l'incontro ravvicinato con la fauna e la flora selvagge diventa omaggio unico alla bellezza unica e irripetibile del pianeta che abitiamo, unitamente al grandioso progetto portato avanti insieme alla moglie e al figlio, atto al rimboschimento di quella che un tempo era la loro tenuta in Brasile e adesso è un parco nazionale. Come una sorta di risarcimento dopo tutta la disperazione di cui è stato testimone, della brutalità dell’essere umano nel quale rischiava di non riconoscersi più : "Non ha soltanto consacrato Genesis alla natura, dice il regista, ma è proprio la natura ad avergli permesso di non perdere la sua fede nell'uomo".

La produzione vede impegnato anche un produttore italiano, Andrea Gambetta, della Solares Fondazione delle Arti che ci racconta così la su avventura: "Ho il piacere di conoscere e lavorare con Wim Wenders dal 1997, nell'ambito della produzione espositiva delle sue immagini fotografiche. Con Sebastiao Salgado invece collaboro dal 2001 e la profonda amicizia e la comunione di valori che mi lega a questo testimone del nostro tempo, mi ha portato ad unire, in questo progetto, due talenti contemporanei, per raccontare - insieme a Juliano - una profonda riflessione sull'essere umano (nel bene o nel male) e sul pianeta in pericolo. Farli incontrare, per lavorare insieme, è stata un'esperienza straordinaria che mi ha arricchito, nella realizzazione di un documentario pieno di emozioni e di valori."

21/10/2014, 17:45

Maria Di Lauro