Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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NAPOLI FILM FESTIVAL 16 - I documentari
in concorso a SchermoNapoli Doc


NAPOLI FILM FESTIVAL 16 - I documentari in concorso a SchermoNapoli Doc
Questa la lista dei documentario in concorso alla sedicesima edizione del Napoli Film Festival, in programma dal 29 settembre all'8 ottobre 2014:

Ahora, no aquì di Stefano Cipressi e Pamela Wulf (Cile, 2013, 29’)
Ci sono memorie impossibili da pacificare, degli “adesso”, degli “ora” rivolti continuamente al passato, in un altrove di domande senza risposta e vuoti di giustizia. Ora, non qui è un documentario composto da tre storie che reclamano, a quarant’anni dal golpe militare, di essere ricordate; sono quella di Lelia, ex prigioniera del centro di tortura villa Grimaldi, quella di Pablo Neruda e dei suoi ultimi giorni di vita e quella di Violeta, che da quarant’anni cerca i resti di suo marito, ucciso dalla “carovana della morte“ di Pinochet, nel deserto di Atacama.

Christian Leperino: Landscapes of Memory (Paesaggi della Memoria) di Giacomo Fabbrocino (Ita, 2013, 26’)
Inaugurata a giugno 2012 al Museo Archeologico di Napoli, la mostra di Christian Leperino “Landscapes of Memory” è stato un episodio importante per la discussione pubblica sulla città di Napoli. Giacomo Fabbrocino fissa nel video l’installazione di Leperino: un grande dipinto posizionato alle spalle del Toro Farnese e una stanza ricostruita nel museo con oggetti rinvenuti nella centrale termoelettrica abbandonata di Vigliena. Il racconto è impreziosito da interventi degli storici dell’arte Silvia Evangelisti e Giovanna Cassese, dell’architetto Pica Ciamarra e dell’antropologo Riccardo Notte.

Ciò che mi nutre mi distrugge – quod me nutrit me destruit di Ilaria de Laurentiis e Raffaele Brunetti (Ita, 2013, 64’)
Per la prima volta si aprono le porte di un centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare e si accede alle sedute di psicoterapia. Storie di disagio, sofferenza, senso di inadeguatezza, ma anche di speranza, che si esprimono attraverso il tragico tentativo di dominare il proprio corpo.

Diversa_Mente – un'esistenza outsider di Lorenzo Marinelli (Ita, 2013, 51’)
Diversamente è un documentario che racconta il coraggio di scegliere nella vita.
Cristiano, Martha e Antonio, sono protagonisti di coraggiosi cambiamenti in nome dell'amore, della passione, della libertà. Cristiano è un climber veneto che ha rinunciato a una “vita tranquilla” per inseguire i suoi sogni a picco sul mare di Positano. Martha, la sua compagna, è una ballerina che vive di danza, natura e dell'amore dei suoi due figli. Antonio, sacerdote napoletano, è un moderno e inarrestabile guerriero della fede. Si unisce alle voci dei protagonisti il commento del cantautore Franco Battiato.

Enzo Tortora, una ferita italiana di Ambrogio Crespi (Ita, 2013, 60’)
A trent’anni dall’arresto di Enzo Tortora e dall’infame passerella mediatica che fu costretto a subire, e a venticinque dalla sua tragica morte, questo docufilm rappresenta un tentativo di riaccendere la memoria su un caso che mise la politica dell’epoca con le spalle al muro rispetto alle responsabilità della giustizia italiana. Abbiamo domandato ai protagonisti di questo docufilm: “Dopo 30 anni, cosa è cambiato?”. E siamo riusciti a rievocare il dramma di un uomo perbene.

Goran di Roberto Santaguida (Serbia\Croatia, 2014, 10’)
Goran guarda da vicino alla disperazione e alla gioia, alla speranza e all’orgoglio per i risultati, attraverso il lavoro di Goran Gostojić di Novi Sad.

Hurriya di Ciro Scuotto (Eng\Fra\Ita, 2013, 40’)
Bhuran Mousa Agha, un ragazzo siriano, ci accompagna nei meandri del Libano per ascoltare le testimonianze dei suoi connazionali in fuga. Uomini, donne e bambini a cui sono stati sottratti i diritti più basilari e la dignità di vivere. Ma ciò che il regime di Assad non è riuscito ad intaccare è la loro speranza in un futuro migliore. Costretti in un altro paese, i siriani in fuga sognano la loro casa e, tra le urla di dolore e gli assordanti bombardamenti, si alzano forti i canti di coloro che continuano a lottare. È la forza di un popolo disperato che vuole reagire e gridare al mondo intero: Hurriya (libertà).

La malattia del desiderio di Claudia Brignone (Ita, 2014, 57’)
Napoli, Fuorigrotta. Sullo sfondo lo stadio San Paolo e sotto la curva A sorge il ser.t: servizio per le tossicodipendenze. In questo quartiere, che la domenica si popola di tifosi, c'è un luogo che custodisce le storie di medici e pazienti. Per più di due anni ho frequentato il ser.t ascoltando la voce di chi prova a uscire dalla “dipendenza”, definita dai medici “la malattia del desiderio”.

Niente sogni dagli sconosciuti di Simona Cappiello e Virginia Spada (Ita, 2014, 11’)
Questo corto-documentario si propone di raccontare il disagio relazionale alla base della violenza psicologica. Quali sono le modalità e le dinamiche tra chi compie e chi subisce questo tipo di violenza? Quali gli effetti? Le storie vere s’intrecciano con le interviste ad esperti e operatori; le rappresentazioni delle personalità coinvolte sono affidate ad immagini ispirate al mito di Eco e a quello Narciso.

Ogni singolo giorno di Thomas Wild Turolo (Ita, 2014, 53’)
La vita nella “Terra dei fuochi” continua ogni giorno; più di un milione di persone vive nelle province di Napoli e Caserta, zone ora conosciute per il problema dello sversamento dei rifiuti tossici. “Ogni singolo giorno” inverte il punto di vista che fino ad adesso i media hanno adottato, il protagonista vero è l'uomo non il rifiuto e il suo carico di morte; il cittadino campano, la sua voglia di reagire ai problemi e la necessità di rimpossessarsi di un territorio martoriato sono le linee guida del documentario.

Posidonia. I fondali della metropoli di Marcello Anselmo (Ita, 2013, 30’)
Posidonia è un film che prova a raccontare il rapporto che esiste tra la costa (antropizzata) di una metropoli e i suoi fondali, e l'industrializzazione del territorio. La vicenda personale di un avventuriero subacqueo che, per casualità della storia, si è trovato a scandagliare i fondali metropolitani di Napoli, si mescola alla trasformazione di un litorale che in meno di un secolo ha provato ad essere un approdo potenziale della civiltà della scienza e della tecnica. Posidonia è un viaggio tra le resistenze della Natura che provano ad essere sabbia in un motore.

Ritratti abusivi di Romano Montesarchio (Ita, 2013, 73’)
Ritratti abusivi è il racconto di una periferia italiana e dei suoi abitanti, la comunità del Parco Saraceno. Come rinchiusi in un luogo degradato e senza tempo, da almeno dieci anni, gli abitanti abusivi del Parco vivono sospesi tra violenza e il sogno di una vita normale. Ma il destino del Parco Saraceno è segnato. Nell’arco di qualche anno verrà abbattuto per far posto a un porto turistico. Come un ritratto grottesco composto dai volti e dalle parole degli abitanti, il film segue le vicende di questa comunità che non ha altro posto dove vivere se non questo luogo abusivo del sud Italia.

Segni invisibili di Angelo Paino e Fabio Testa (Ita, 2014, 11’)
Punto di partenza per un viaggio nelle periferie, e non, alla scoperta dei segni invisibili che sopravvivono ogni giorno all’incuria e alle intemperie, ingaggiando una vera e propria lotta contro l’inevitabile crollo. Il nostro lavoro, documenta i luoghi che nessuno vede più, passando loro accanto, eppure fermi al centro di vie di comunicazione e di relazione, fissati nel bel mezzo della vita della città. Sopravvivere a quest’apocalisse culturale è possibile identificando i resti di questi luoghi e riportando alla visibilità il segno che gli consenta di conquistare un nuovo senso.

Il segreto di Cyop&Kaf (Ita, 2013, 89’)
In molti quartieri di Napoli la raccolta degli alberi per il falò del giorno di Sant’Antonio è una tradizione, un rito, un gioco avventuroso che i ragazzi di strada si tramandano di generazione in generazione. Per chi li osserva da fuori è spesso solo una sequenza di atti di teppismo e schiamazzi fino a tarda ora, che si conclude con un pericoloso incendio troppo vicino ai palazzi.
Volevamo raccontare quello che accade in molte strade della città nel mese di gennaio, da un punto di vista il più possibile prossimo a quello di una banda di ragazzi.

Solving di Giovanni Mazzitelli (Ita, 2013, 75’)
Sullo sfondo della crisi, Solving tratta la storia degli ultimi anni del nostro Paese dal punto di vista strettamente socio-economico. Partendo dagli avvenimenti riguardanti la “crisi” e le morti per suicidio, intervistando un sociologo e due giornalisti, più una vittima collaterale del fenomeno e tenendo la telecamera sempre accesa su un imprenditore che opera nel settore degli accumulatori di energia, Solving offrirà un punto di vista del tutto nuovo sulla figura del piccolo-medio imprenditore italiano, portando avanti la sua voce con un messaggio di speranza.

Striplife di Andrea Zambelli, Scafidi, Mussolini, Testagrossa, Grigani (Arabo, 2013, 64’)
Striscia di Gaza. Un evento inspiegabile è avvenuto durante la notte: decine di mante si sono arenate sulla spiaggia principale di Gaza City. Carretti di pescatori accorrono su tutta la Striscia per accaparrarsi pesce fresco. Intanto la città si sveglia. Antar sprona il fratello ad alzarsi, è il grande giorno, nel pomeriggio inciderà il suo primo disco. Noor si trucca, dovrà apparire davanti alle telecamere. Jabber è già nel campo. Gli spari dei fucili gli ricordano che vive nella zona cuscinetto che separa Gaza da Israele.

Terrapromessa di Mario Leombruno e Luca Romano (Ita, 2013, 26’)
In un recinto di lamiera quattrocento rom vivono al centro di un’area divenuta simbolo del disastro ambientale in Campania. Un campo provvisorio costruito dal Comune di Giugliano e costato circa quattrocentomila euro. Tre centimetri di ghiaia e asfalto per separare un insediamento umano da terreni in cui negli anni è stato sversato ogni sorta di rifiuto, legali e illegali. Gli abitanti del campo hanno paura, temono per la salute dei propri figli. Da trent’anni sono insediati nella provincia a nord di Napoli, eppure non c’è stato alcun miglioramento nelle condizioni di vita, nell’acquisizione di diritti.

Zero Waste – Napoli senza monnezza di Raffaele Brunetti (Ita, 2014, 60’)
Un viaggio tragicomico attraverso la città che amo, ma che ho dovuto lasciare.
Tra le meraviglie del golfo più bello del modo, i frutti di mare più buoni del mondo e le surreali piramidi di spazzatura. Un viaggio in compagnia di preti, camorristi, attivisti, santi, magistrati, poliziotti, giornalisti, baristi e con due star d’eccezione: il Sindaco di Napoli e il Professore americano guru della teoria Zero Waste, che sostiene possibile azzerare i rifiuti, non solo a San Francisco ma anche a Napoli.

21/09/2014, 15:29