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VENEZIA 71 - "Short Skin", racconto di formazione


Il film di Duccio Chiarini è la proposta italiana del progetto Biennale College


VENEZIA 71 -
Un racconto di formazione e di iniziazione alla vita e al sesso, una favola moderna di un ragazzo come tanti in una famiglia come tante: "Short Skin", esordio nel lungometraggio di finzione di Duccio Chiarini, è stato realizzato nell'ambito di Biennale College e presentato alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 2014.

Diciassettenni alle prese con i primi amori e le prime concrete esperienze con il sesso: un "American Pie" alla toscana, mediato dalla sensibilità di un autore che riesce a trattare tematiche potenzialmente volgari o scontate con grazia e cuore, affrontando con sincerità, tatto e la giusta dose di ironia le difficoltà di una fase della vita (acuite nel caso del protagonista Edoardo da un piccolo ma apparentemente insuperabile handicap fisico).

Matteo Creatini - all'esordio - è il protagonista, e sul suo fisico esile e la sua voce smorzata si poggia la credibilità del racconto: una piccola menomazione ostacola gli approcci amorosi del suo Edoardo, da sempre innamorato della bella e sfuggente vicina di casa al mare, Bianca.
L'amico Arturo ha la fissa delle ragazze, ma è tanto impacciato quanto ciarliero. In famiglia poi non si fa che parlare di sesso, soprattutto perché il cane domestico necessita di una compagna con cui sfogarsi...

Le ragazze non mancherebbero neanche al riccioluto Edoardo, ma c'è quel problemino laggiù che impedisce di sentirsi libero e 'adatto': l'estate non potrà passare senza affrontare la questione (in qualunque modo venga in mente, anche i più incredibili...).

Diventare adulti è anche e soprattutto questo, e una volta affrontati i problemi sembrano sempre più piccoli di come ci apparissero prima.

03/09/2014, 11:43

Carlo Griseri