Note di regia de "La Corsa"


Note di regia de
Lo scopo di questo film breve è quello di mostrare sotto una luce inedita alcune delle mille sfaccettature che caratterizzano il rapporto uomo-donna. Un rapporto conflittuale, in cui si intravedono rinunce, compromessi, paure, passioni, ponti costruiti e distrutti, sia tra due individui che tra due comunità: quella da cui i due provengono e quella in cui si ritrovano inseriti. Infatti, utilizzeremo come sfondo della storia individuale, una comunità dentro alla comunità, nella fattispecie quella greca. Quest’ultima, sarà inserita, ma anche ben definita, all'interno del nord-est italiano fatto di infinite pianure, di centri commerciali e periferie di cemento. Attraverso atmosfere prevalentemente notturne, il film pone al suo centro la complessità del conflitto uomo-donna.
Nello specifico, vogliamo iniziare una riflessione sulla tendenza contemporanea a sviluppare relazioni sempre più complesse e fragili, e a volerle al tempo stesso regolare sempre di più. Ciò purtroppo ci fa generalizzare sempre di più anche dinamiche e aspetti della vita che sono invece singolari e unici, come è normale che siano i rapporti intimi e personali. Con il fine di instillare delle domande nello spettatore, vogliamo mostrare i limiti ed i pericoli che si corrono nel trattare l’emozione in maniera astratta, quasi giuridica, addirittura, sicuramente arida. Il fatto che ci ostiniamo nel voler regolamentare proprio tutto, anche ciò che non si può regolamentare, ha del paradossale. Stiamo forse rischiando una “burocratizzazione” progressiva dei sentimenti, sopraffatti dai nostri dubbi e dalle nostre ossessioni?

Renzo Carbonera