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A Giulio Poidomani il Premio Mattador alla Migliore
Sceneggiatura della quinta edizione


A Giulio Poidomani il Premio Mattador alla Migliore Sceneggiatura della quinta edizione
Giulio Poidomani, 29 anni, di Modica (RG) con "Crisci Ranni", commovente storia del percorso di crescita di Zaiko, un bambino congolose di sette anni dotato di grande forza emotiva e capacità visiva, è il vincitore del Premio alla migliore sceneggiatura del 5° Premio Internazionale MATTADOR

La premiazione, avvenuta giovedì 17 luglio,  ha avuto per cornice le splendide Sale Apollinee del Teatro La Fenice di Venezia, suggellando la quinta edizione del Premio dedicato a Matteo Caenazzo, giovane talento triestino, studente di cinema al Corso di Laurea in Tecniche Artistiche e dello Spettacolo dell'Università Ca' Foscari, scomparso prematuramente il 28 giugno 2009. La sua motivata determinazione e la sua contagiosa energia hanno posto il seme da cui si è sviluppata l'attività dell'Associazione Culturale MATTADOR, ideatrice del Concorso.

Alla Cerimonia, condotta dal giornalista Pierluigi Sabatti, era presente la Giuria del Premio: Barbara Petronio (presidente), sceneggiatrice e membro direttivo Wgi (Writers Guild Italia), Armando Fumagalli, direttore del Master in Scrittura e produzione per la fiction e il cinema dell’Università Cattolica di Milano, Luca Lucini, regista, Daniele Orazi, Consorzio Officine Artistiche e Gianpaolo Smiraglia, produttore.  Sono intervenuti inoltre: Franco Miracco, Assessore alla Cultura del Comune di Trieste, Mauro Rossi, Direttore di EUT Edizioni Università di Trieste, Riccardo Caldura, Docente di Fenomenologia delle Arti Contemporanee all’Accademia di Venezia, Pietro Caenazzo, Presidente Associazione Culturale MATTADOR, Andrea Magnani, coordinatore di giuria e tutor, Giulio Kirchmayr, coordinatore del progetto CORTO86. Presente l’attore Fulvio Falzarano che ha letto alcuni brani tratti dalle sceneggiature premiate.  

Il Premio MATTADOR si propone di far emergere e valorizzare nuovi talenti dai 16 ai 30 anni, che scelgono di intraprendere un percorso professionale ed artistico nell’ambito della scrittura cinematografica. Per questo motivo i vincitori sono premiati con riconoscimenti in denaro e percorsi formativi. Al vincitore della migliore sceneggiatura va il premio di 5.000 euro, il miglior sceneggiatore della sezione CORTO86 è premiato con la realizzazione del film tratto dalla sua sceneggiatura. I vincitori della sezione soggetto sono premiati con una “Borsa di formazione”; alla fine del percorso formativo il migliore soggetto riceverà il premio di 1.500 euro, grazie al contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Trieste. Gli autori premiati avranno la possibilità di vedere pubblicati i loro lavori nei volumi della collana Scrivere le immagini. Quaderni di sceneggiatura (Eut-Mattador). Inoltre, a tutti i vincitori è stato consegnato il Premio d’Artista 2014: si tratta di una fotoincisione dall’opera originale, che ritrae Matteo, realizzata con la tecnica della macchina per scrivere dal noto artista contemporaneo Massimo Kaufmann.  

La sceneggiatura premiata, "Crisci Ranni", racconta la storia di Zaiko, un bambino congolese di sette anni emigrato in Sicilia, a Modica, che cerca di attuare il suo folle piano di riunirsi alla madre, la regina dei pesci che vive in fondo al mare.

L’idea di scrivere questa storia nasce dall’esigenza di raccontare un quartiere e, tramite esso, raccontare la Sicilia. Mi sono trovato a Modica Alta dopo tre anni di assenza, in quanto vivo a New York ormai, e ho scoperto un quartiere in rinascita. Un quartiere che era rimasto quasi abbandonato a sè stesso e abitato solo da anziani, ha trovato il modo di ricrearsi e attirare giovani, grazie ad attività di varie associazioni come il Borgo degli Artisti, L’accademia di Teatro e Crisci Ranni.”- racconta Poidomani. “E’ stato in particolare la scoperta di questa piccola associazione Crisci Ranni, legata a Don Puglisi che mi ha colpito incredibilmente e mi ha dato lo spunto per scrivere questa storia. L’associazione infatti si occupa di intrattenere con attività ludiche e culturali i bambini del quartiere. Infatti, grazie all’abbassamento dei prezzi delle vecchie case in rovina, molti giovani e specialmente immigrati si sono trasferiti nel quartiere. Ed è proprio di questi bambini che l’associazione si vuole prendere cura. Mi affascinava l’idea di raccontare la Sicilia tramite gli occhi di uno straniero, di un bambino africano, e delle somiglianze che questo potesse trovare tra quella arcaicità e tradizione perduta e la sua terra d’origine. Zaiko, lo straniero, per me è il più siciliano di tutti. Volevo parlare d’integrazione in qualche modo, e di quello che bisogna fare per essere accettati. Zaiko è un altro dei miei personaggi fuori dalla società, fuori da ogni contesto, bizzarro. Ed è un bambino. L’unica cosa che vuole è riabbracciare sua madre, come qualsiasi bambino del resto. L’ultima volta che l’ha vista era in mare, perciò per lui è normale immaginarla come la regina dei pesci. Zaiko è un bambino e usa la sua fantasia. Il mondo attorno a lui è popolato da personaggi che in qualche modo condividono lo stesso percorso e sentimento: quello dell’abbandono. Come Zaiko ha perso la madre, così Teresa ha perso l’amore, Vincenzo e Bianca la famiglia. Tutto parte dalla perdita degli affetti. E in questo contesto il quartiere di Modica Alta diventa uno dei personaggi principali, anch’esso abbandonato e in cerca di quel cuore perduto".

"Vincere il premio Mattador è stata per me un'esperienza stupenda. Stare vicino ad una giuria di quel calibro, parlare con loro, sapere che avevano deciso all'unanimità che la mia era la sceneggiatura vincente tra tutte quelle pervenute, mi ha dato sicuramente un sacco di forza e di carica. Adesso spero che si realizzi il film, ovviamente nei tempi che ci vorranno. Io incrocio le dita. Consiglierei vivamente a tutti i giovani sceneggiatori sotto i 30 anni di non lasciarsi scappare questo premio e di partecipare finchè possono" - ha concluso Giulio Poidomani.

26/07/2014, 12:10