SASSIWOOD - Orecchiette alla Pasolini o pappardelle alla Gibson?


Un'amara riflessione sul cinema italiano firmata da Antonio Andrisani e Vito Cea.


SASSIWOOD - Orecchiette alla Pasolini o pappardelle alla Gibson?
E' un'opera divertente ed al contempo un'amara riflessione sul cinema italiano, tra luoghi comuni, commedia di costume e riflessione politica, il cortometraggio "Sassiwood", realizzato da Antonio Andrisani e Vito Cea.

Siamo a Matera e Tafuni, location manager della Film Commission (Lucana?) viene incaricato dal proprio direttore di portare un regista americano a visionare le locations per il suo prossimo film. Da un'altra parte di Matera due comparse in costume si preparano ad andare sul set, ma la loro macchina va in panne e arriveranno in ritardo a lavoro. Frank Fox, il regista americano vuole girare un film su Albino Pierro, poeta lucano che è nato nel paesino di Tursi. Questa assurda richiesta manda in crisi il location manager e il direttore della Film Commission che finisce per esclamare la battuta più bella del corto: “Ma non può girarlo in Palestina?” .

"Sassiwood" è ben diretto ed interpretato da un Sergio Rubini nella parte del location manager in crisi. Spassosa la scena del ristorante con vista sui Sassi dove si possono ordinare “orecchiette alla Pier Paolo Pasolini” e “le pappardelle alla Mel Gibson”. Intanto le due comparse Eustacchio e Felicetta (molte scene ricordano i paesaggi desolati e metafisici di Ciprì e Maresco, ma anche un po’ P.P.P.) sono arrivate a piedi sul set ma quel giorno non si gira perché il direttore della fotografia sta male perchè ha mangiato del pesce crudo avariato; “per colpa della Film Commission Puglia”. Sulla falsa riga della serie tv e del film "Boris", "Sassiwood" racconta impietosamente l’impatto del cinema e la sua ricaduta sul territorio.

11/07/2014, 14:17

Duccio Ricciardelli