Note di regia de "Il Viaggio del Poeta"

Questo lavoro cinematografico è il frutto di un anno di lavoro a tavolino e sui set e di un’ amicizia decennale col poeta Franco Loi, che nell’arco del tempo ho prodotto diversi materiali video e teatrali.
A differenza degli altri lavori realizzati nell’ambito della video poesia, questo risulta il tentativo di passare dal documentario su un poeta, ad una Fiction su di un’opera in versi, mescolando elementi realistici ad una rilettura per immagini della narrazione poetica.
Una delle difficoltà dell’operazione cinematografica è consistita nel richiedere al poeta di rappresentare se stesso secondo una sceneggiatura abbastanza definita, obbligandolo ad interagire con veri attori, coi quali per altro si è creata una forte sintonia.
Questo mi ha permesso di girare alcune scene rubate direttamente alla vita, seguendo il farsi libero cinematografico auspicato dal regista Jean Renoir.
Altrettanto difficile è stata la trasposizione nel linguaggio cinematografico di un romanzo in versi costruito su tempi e spazi non cronologicamente conseguenti, ma molto frammentati, secondo uno sviluppo temporale dettato dalle suggestioni della memoria a partire dall’infanzia.
Cercando di scegliere in quella scansione e tra i tanti temi di esperienza di vita proposti dal romanzo, il film tenta di ripercorrerne alcuni, facendo riemergere il percorso di vita e i valori del più grande poeta dialettale vivente.

Giovanni Martinelli