Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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ASSOLO - Un sax, il jazz e le donne


Scritto e diretto da Massimo Piccolo racconta la storia di un bravo sassofonista interpretato da Antonio De Matteo. In sala dal 5 giugno


ASSOLO - Un sax, il jazz e le donne
Una primavera 2014 che dimostra quanto la produzione cinematografica italiana sia in enorme salute. Dunque tutti i lamenti, le lacrime, le proteste degli addetti ai lavori sembrano immotivate di fronte alla quantità di titoli, molti per fortuna auto prodotti, che sono arrivati in sala in questi ultimi mesi. Che siano bei film è un altro paio di maniche.

"Assolo", che sarà in sala dal 5 giugno, è la trasposizione su supporto digitale di uno spettacolo teatrale, in cui la musica jazz fa da traccia ai ragionamenti di un sassofonista a proposito delle sue donne. In cinquanta minuti l'uomo, in attesa di salire sul palco di un famoso locale di New York, ripercorre le sue recenti esperienze raccontandoci quello che farebbe scappare anche il miglior amico: i ricordi e le sensazioni delle sue avventure amorose.

I salti nel tempo, più che ovvi quando si tratta di ricordi, sono scanditi dalla voce recitante e dagli intermezzi nel presente in cui il sassofonista napoletano incontra personaggi che vorrebbero essere strani e particolari ma che hanno solo la peculiarità, tranne uno, di parlare male l'americano.

Didascalie accompagnano i 50 minuti di attesa per l'inizio dello show e si fanno notare per i clamorosi errori dettati da un gran senso di leggerezza e poca cura dei dettagli. I gradi a New York non sono calcolati in Celsius bensì in Farenheit (F° e non C°), e l'orario si calcola su 12 ore per cui è indispensabile segnalare prima o dopo mezzogiorno. Se si scrive ore 21,30, e a New York non si fa, non è assolutamente necessario specificare p.m..

Non siamo a fare le pulci a un piccolo film indipendente, non è nostra abitudine, ma se si mettono delle didascalie, peraltro inutili ai fini della storia, e si ambienta il film in una New York che non si vede e in realtà non c'è (potrebbe essere ambientato a Pordenone), non sarebbe male curare i pochi dettagli che si pensa di avere a disposizione, solo per rispetto dello spettatore al quale dal 5 giugno prossimo si andranno a chiede almeno 7 euro.

27/05/2014, 10:03

Stefano Amadio