Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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SUDESTIVAL IN CORTO - Intervista con Eric Alexander


Venerdì 14 nella sezione dedicata ai cortometraggi arriva il film con Ambra Angiolini e Francesca Inaudi. Un thriller con un assassino "invisibile".


SUDESTIVAL IN CORTO -  Intervista con Eric Alexander
Eric Alexander sul set di Insula. Al centro Francesca Inaudi
Come hai deciso di raccontare questa storia?

"Insieme a Nerina Fiumanò, la co-sceneggiatrice, avevamo intenzione di scrivere qualcosa insieme. Non trovavamo granché che entusiasmasse entrambi finché in una delle sue pause sigarette mentre tra una boccata e l'altra sul mio terrazzo mi raccontava del suo essere diabetica ho capito che la sua storia era la nostra storia".

"Una malattia, una solitudine, un'emergenza. Un evento che diviene una storia thriller?"

"Il sentirsi “isola” è un sintomo comune a qualsiasi patologia. Del diabete se ne parla, ma poco si parla degli effetti che il farmaco salvavita, che è l’insulina, può avere. L’esasperare una crisi ipoglicemica, che tutti i diabetici prima o poi provano, ci ha portato naturalmente al thriller e l’omicida in questo caso non ha sembianze tangibili..."

Come hai scelto le interpreti principali?

"In svariati film avevo apprezzato Ambra Angiolini e mi aveva colpito l’umanità che si evinceva da alcune interviste che avevo letto. Pensavo fosse perfetta per la parte del giovane medico, le ho scritto e mi ha sorpreso come abbia da subito abbracciato con entusiasmo il nostro piccolo film.
Francesca Inaudi è un’altra attrice che amo molto ed ero convinto che sarebbe riuscita ad interpretare Bianca, la ragazza diabetica del mio corto, regalandole un certo "equilibrio precario" come poi in effetti è stato".

Come ti sei trovato con loro?

"Faccio l’attore e la parte che amo di più è lavorare con gli attori. Non è mai facile trovare la lingua comune e anche se entrambe italiane Ambra e Francesca parlano lingue diverse. Ho fatto il possibile per veicolare ad entrambe la mia idea del personaggio. Non essendo un “nome” della regia italiana la mia paura era di non essere preso in considerazione da due attrici che invece un nome lo avevano. Ma in modo diverso, oltre che propositive sono state disposte ad ascoltare quello che avevo da dire… e di questo gliene sono grato".

Quanto tempo avete impiegato per girare il corto?

"5 giorni di riprese".

In che location?

"Abbiamo girato tra Milano e l’Isola Bella sul Lago Maggiore".

Stai girando qualche nuovo film?

"Ho diversi progetti, Insula ha vinto negli anni tanti premi e riconoscimenti e speravo potesse essere l’inizio per realizzarli… ma la colpa è mia, negli ultimi anni il mio lavoro di attore e doppiatore mi ha impegnato molto su vari fronti e ho fatto fatica rincorrere finanziamenti".

Cosa pensi dei tanti festival che veicolano i cortometraggi?

"È lodevole quando le iniziative non sono un solo modo di creare eventi sul territorio a buon mercato… purtroppo alle volte il fine sembra solo quello".

12/03/2014, 17:49

La Redazione