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UN FANTASTICO VIA VAI - Incrocio di generazioni


Arriva il nuovo film di Leonardo Pieraccioni, con Serena Autieri, Maurizio Battista, Marco Mazzocca, Massimo Ceccherini e Giorgio Panariello


UN FANTASTICO VIA VAI - Incrocio di generazioni
Leonardo Pieraccioni in mezzo ai giovani di "Un Fantastico Via vai"
È una parabola discendente quella di Leonardo Pieraccioni. I suoi film sono sempre meno divertenti, sempre meno elaborati, sempre più poveri di personaggi, battute, situazioni. Anche tecnicamente sembrano girati al risparmio, non economico sia chiaro, ma d'impegno e considerazione verso il pubblico, con i campi e contro campi piatti e spesso così scollegati che sembrano girati da due registi diversi in giorni diversi. Oppure con due scene distanti nel film, girate nello stesso luogo, senza spostare neanche la macchina da presa ma cambiando solo gli abiti degli interpreti.

Dettagli, particolari, sottigliezze ok, ma che messi insieme abbassano il livello del film, già appesantito da un moralismo facile e un po' ipocrita, in maniera spaventosa.

La voce narrante c'è sempre, comoda per risparmiarsi di scrivere quei dialoghi impegnativi capaci di farci capire quello che il personaggio prova e pensa, oltre le battute da toscanaccio e i quintali di consigli da cinquantenne che ha assaggiato la vita.

Gli interpreti sono spesso imbarazzanti, alle prese con un ventaglio di dialetti che fanno tanto "gente normale", ma che invece rendono improbabile ogni espressione verbale. I ruoli scritti da Pieraccioni e da Paolo Genovese vanno oltre il cliché e tutto il film sembra "Universitari" di Moccia, girato a tirar via, con l'innesto di uno strano cinquantenne alle prese con l'umana voglia di divertirsi.

Un fantastico via vai, che uscirà in 500 copie con 01 distribution il 12 dicembre, alla fine riuscirà anche ad incassare, sfruttando quella sacrosanta voglia di leggerezza del pubblico che per il cinema italiano è sinonimo spesso di scarsa qualità.

05/12/2013, 14:15

Stefano Amadio