Fondazione Fare Cinema
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I vincitori della XVI edizione di Religion Today Filmfestival


I vincitori della XVI edizione di Religion Today Filmfestival
Giuria internazionale

Gran Premio “Nello spirito della Fede”
"One Day after Peace”
(di Erez Laufer & Miri Laufer, Israele-Sudafrica, 2012, 86')
Motivazione: “Lo scopo del cinema non č quello di insegnarci qualcosa, tuttavia ‘One Day after Peace’ riesce a dimostrare, attraverso l'arte cinematografica, che una visione oppure un'utopia sul perdono in Medioriente potrebbe nascere dal dolore di una madre, partendo dall’esempio del Sudafrica.

Miglior film
“Mar – Snake”
(di Caner Erzincan, Turchia, 2011, 110')
Motivazione: “Come il serpente nel titolo, gli autori del film si sono infilati in modo quasi impercepibile in un paesino sperduto della Turchia per offrirci uno sguardo su una comunitŕ tradizionale. Questo film dimostra che si puň fare un cinema di qualitŕ con mezzi modesti abbinati al talento artistico.

Menzione speciale
"Queen”
(di Mohammad Ali Basheh Ahangar, Iran, 2012, 104')
Motivazione: “La scelta di presentare la Guerra Iran-Iraq č una decisione importante e coraggiosa in sč. La capacitŕ di creare immagini surreali, talvolta buffe, spesso tristi e piene di incertezze morali contribuisce al successo di questo film.

Miglior cortometraggio
“The Fall”
(di Kristof Hoornaert, Belgio, 2013, 17')
Motivazione: “Per la sua capacitŕ di proporre una forma originale di spiritualitŕ con un'accurata esplorazione della semplicitŕ. Attraverso una poetica di sottrazione, Hoornaert, senza avvalersi di manipolazione cinematografica, ha prodotto un’indagine commovente sulla perdita dell’innocenza.

Miglior documentario
"Numbered”
(di Uriel Sinai, Dana Doron, Israele, 2012, 55')
Moivazione: “Anche a distanza di 70 anni il film rende ancora attuale l’Olocausto. Attraverso testimonianze piene di gioia, il film č divertente e sobrio allo stesso momento. Tutto ciň, unito allo sguardo delicato della regia, alle riprese ispirate e alla cura del montaggio ci hanno convinti a premiare 'Numbers'.

Menzione speciale
"Au nom du frčre”
(di Youssef Ait Mansour, Marocco, 2013, 52')
Motivazione: “Gli autori del film ci hanno invitato a esplorare una comunitŕ che vive con i propri tempi e il proprio codice culturale. Per questo viaggio artistico abbiamo deciso di dare una menzione al documentario 'Au nom du frčre'.

Giuria SIGNIS

Premio SIGNIS
"One Day after Peace”
(di Erez Laufer & Miri Laufer, Israele-Sudafrica, 2012, 86')
Motivazione: “Per l’efficacia dei mezzi espressivi che mettono in evidenza i risultati positivi della Commissione ‘Veritŕ e Riconciliazione’ nel Sudafrica post-apartheid – esempio per altre situazioni di conflitto come quello israeliano-palestinese – e il perdono come via per la pacificazione, perdono di una madre, perdono tra i popoli.
Menzione speciale
“Waiting for a miracle”
(di Rasoul Sadrameli, Iran, 2012, 86')
Motivazione: “Il viaggio come ritrovamento dell’unitŕ perduta, in un Iran dove il senso del sacro sopravvive alle sfide della modernitŕ.

Giurie speciali

Premio “1914-2014. 1914-2014. Inchiesta sulla pace nel secolo degli assassini giuria speciale di Forum Trentino per la Pace e i diritti umani
“Queen”
(di Mohammad Ali Basheh Ahangar, Iran, 2012, 104')
Motivazione: “E' una profonda riflessione sul tema dell'amore per la guerra. Il poter decidere della vita o della morte di una persona che riconosci come tuo nemico, l'obbligo di confrontarsi quotidianamente con l'orrore del combattimento, quel cerchio magico che ogni conflitto crea e che fa di ognuno di noi un potenziale carnefice. E' un dibattito - fuori dalle semplici divisioni tra buoni e cattivi - di cui chi ha a cuore la pace dovrebbe farsi carico.
Menzione speciale
"Numbered”
(di Uriel Sinai, Dana Doron, Israele, 2012, 55')
Motivazione: “La memoria, perché presuppone identificazione e necessitŕ di ricordare, ha bisogno di simboli ed i numeri tatuati sulla pelle hanno un enorme valore evocativo. Ciň che perň maggiormente ci ha colpiti di questo documentario - di alta qualitŕ cinematografica - č la voglia di guardare alla memoria con sguardo critico, laddove questa si trasforma in qualcosa di retorico fin quasi a diventare caricaturale.

Premio “Fede e Rito” Giuria Speciale Lisignago (TN)
"The Possibility of an Island”
(di Marianne Körver, Estonia, 2013, 30')

Premio “Terra Santa” Giuria Speciale Arco (TN)
"Within the Eye of The Storm”
(di Shelley Hermon, Israele, 2012, 68')

Premio “Religioni e societŕ” Giuria Speciale Giovani Cittŕ di Trento
"Mohamed e il pescatore”
(di Marco Leopardi, Italia, 2012, 52')

Premio “Nuovi Orizzonti” Giuria Speciale Comunitŕ Nuovi Orizzonti
"Where is the Heaven”
(di Fatemeh Ghadiri Nezhadian, Iran, 2013, 13')

Premio “Immagini” Giuria Speciale Fraternitŕ di Nomadelfia
"Su Re”
(di Giovanni Columbu, Italia, 2012, 78')

Premio “In corto” Giuria Speciale studenti
"Deathbed: The Musical”
(di Liat Har-Gil, Israele, 2012, 6')

Premio “Wo-Men” Giuria Speciale Pari Opportunitŕ
"Bear”
(di Khosro Masoumi, Iran, 2012, 103')

23/10/2013, 10:58

Simone Pinchiorri