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Note di regia di "Venezia salva"


Note di regia di
Il film Venezia Salva, liberamente tratto dalla tragedia di Simone Weil, è nato grazie alla collaborazione con la Casa dell’ospitalità di Venezia e Mestre, struttura che accoglie le persone senza dimora. Venezia Salva è il terzo film che ho fatto con gli ospiti della Casa dell’ospitalità.

Con gli ospiti ho iniziato a collaborare nei laboratori artistici dal 2005, e a lavorare con il video, a sperimentare. Venezia Salva segue Ospiti (2007) e Via della croce (2009), film documentari dove gli ospiti si raccontavano, o parlavano liberamente su alcuni temi, senza sceneggiatura. Venezia Salva invece li ha impegnati come interpreti di un testo teatrale. Oltre la sua valenza filosofica e storica, sociale e letteraria, la forma di questo film è molto importante: la fissità delle immagini e la teatralità povera del recitato cercano di rispettare le indicazioni di regia e il pensiero di Simone Weil. L’autrice infatti intendeva l’opera come una vera tragedia, da ciò la “classicità” delle riprese in una vicenda dove quasi nulla accade. Per rispettare la forma della tragedia, la struttura del film è in tre atti, con il prologo e gli stasimi tra gli atti. Il tormento è interiore e non nell’azione. La non azione agente costituisce il grande tema di Simone Weil in questa pièce.

La sfida è di rappresentarla con non attori, con persone che parlano lingue diverse, che vivono il margine, lo sradicamento in modo di ottenere una spiazzante dissonanza di accenti. Ciò realizza un’empatia con il duplice pensiero dell’autrice: la verità colta nella sventura, la verità suscitata dalla bellezza. Ed il potere come violenza. Il film vorrebbe offrire una visione pittorica di Venezia. La visualizzazione di Venezia Salva deve rivelare a poco a poco quella bellezza per la quale il protagonista tradirà i suoi compagni e sé stesso. Abbiamo girato in luoghi storici come Palazzo Ducale e l’Arsenale, luoghi preziosi come campo S. Zaccaria e campo S. Francesco della Vigna, luoghi sacri come i chiostri di S. Francesco della Vigna, e interni affascinanti come Palazzo Benzon sul Canal Grande.

S.N.