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MUSEO DEL PRECINEMA - "La magia della lanterna magica"


Intervista a Laura Minici Zotti, fondatrice e direttrice del Museo del Precinema di Padova. Istituito nel 1998 in collaborazione tra il Comune di Padova e la Collezione Minici Zotti, il Museo ospita un “Mondo niovo” con le vedute ottiche, lanterne magiche, taumatropi, anamorfosi, fenachistoscopio, praxinoscopio, zootropio...


MUSEO DEL PRECINEMA -
"Tutto è cominciato quando un giorno nella mia soffitta ho trovato uno scatolone con dentro una lanterna magica e una scatola di vetri. Quasi come una favola": inizia così il racconto di Laura Minici Zotti, storica direttrice - nonché e ancor prima lanternista di fama mondiale - del Museo del Precinema di Padova, luogo magico in cui tutte le invenzioni straordinarie che nel '7-800 hanno portato all'invenzione del cinematografo trovano spazio e nuova vita.

"Quella scatola mi incuriosiva molto, era un oggetto obsoleto, e vedendolo così non si capiva molto. Una sera, quando i bambini erano a letto, mi sono decisa e l'ho provata: era una specie di proiettore, non sapevo bene cosa fosse. La prima immagine che ho proiettato è stata quella di una ragazza con la candela, e mi ha talmente coinvolto che mi ricordo ancora benissimo quella sera. Fino a quel momento mi ero interessata di pittura, anche con successo, ma ho lasciato tutto da parte per la lanterna magica".

"Ai tempi, erano gli anni '70, non c'era internet ed era difficile trovare informazioni. La mia prima tappa è stata quindi il vecchio Museo del Cinema di Torino, a Palazzo Chiablese, dove ho avuto la fortuna di incontrare Maria Adriana Prolo. Lì ho visto immagini e letto libri, e un po' alla volta ho iniziato a studiare, sono stata a parigi alla Cinemathèque, e poi mi sono iscritta alla Lantern Society di Londra, di cui sono socia ancora oggi. Mi si è aperto un mondo, sono andata alle aste a comprare i vetri e ho costruito la mia collezione".

"Per tanti anni ho girato il mondo facendo spettacoli di lanterna magica. Fatta questa scoperta ed essendo così coinvolta, avevo iniziato a invitare amici a casa per far loro vedere questa "magia". Tutti avevano la mia stessa reazione, e una sera uno dei miei ospiti mi propose di fare una serata a Lucca, al festival dell'animazione. Ero molto timida, e mi son vista al Teatro del Giglio, in mezzo a un sacco di gente... Ho deciso di proiettare da "dietro le quinte" e da lì è iniziato tutto. A Lucca c'erano altri direttori di festival, e da lì hanno iniziato ad arrivare gli inviti da tutto il mondo, e ho continuato fino a tre anni fa!".

Come mai ha smesso? "Era diventato un problema, io ero soprattutto chiamata all'estero e il trasporto era complesso. I vetri che mi servivano erano circa 140 a spettacolo, e non stanno nel trolley che si può portare in cabina. La lanterna aveva una sua cassa speciale in alluminio, ma non era sicurissima: a Telluride una volta mi venne consegnata spaccata da cima a fondo, e per fortuna riuscì a salvarla una fantastica restauratrice, ma lì ho capito che era un rischio troppo grosso. E poi troppo stress, mi è dispiaciuto, ma basta: ho chiuso la mia carriera tre anni fa al festival del muto di Pordenone, i giornali scrissero "L'addio alle scene della lanterna magica",

Il Museo nacque nel 1998. "Quando traslocai non avevo più spazio per tutto, e allora chiesi al Sindaco che accettò con entusiasmo. Se avessero detto no sarei andata a Venezia, che è la mia città. Qui gli spazi non sono grandissimi e almeno tre mostre (con molto materiale) sono chiuse negli archivi, una sullo stereoscopia dalle origini agli anni '50, una sulle silhouette del cinema asiatico e una di ombre del teatro ombre francesi dallo Chat Noir. Abbiamo molte scuole che vengono, e c'è molto interesse anche dei turisti. Portiamo avanti collaborazioni anche con altri musei, e ora stiamo completando la catalogazione secondo i parametri internazionali... Continuiamo a lavorare, e quando io non riuscirò più ci sarà mio figlio, e questo museo continuerà a vivere".


Museo del PRECINEMA - Collezione Minici Zotti


17/05/2013, 09:30

Carlo Griseri