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MI RIFACCIO VIVO - Un ricco cast per il ritorno di Rubini


Prodotta da Fandango arriva in sala giovedì 9 maggio la commedia diretta da Sergio Rubini. Emilio Solfrizzi, Neri Marcoré, Margherita Buy, Lillo, Vanessa Incontrada, Valentina Cervi, Gianmarco Tognazzi, Enzo Iachetti sono gli spiriti che animano una storia scritta senza troppa accortezza dal regista insieme a Umberto Marino e Carla Cavalluzzi. Distribuito da 01.


MI RIFACCIO VIVO - Un ricco cast per il ritorno di Rubini
Neri Marcoré ed Emilio Solfrizzi in "Mi rifaccio vivo"
Si rifà vivo dopo oltre tre anni Sergio Rubini in veste di regista. Stavolta sceglie la commedia per continuare a raccontare la vita, la morte e il loro possibile intreccio.

Ma senza scavare troppo, esattamente come il film, va subito detto che "Mi rifaccio vivo" è del tutto inconsistente e sembra girato solo per riunire qualche amico e divertirsi "facendo cinema", magari riuscendo a mettere in tasca anche qualche soldo.

Mi rifaccio vivo prova a sembrare una commedia sofisticata, francese, britannica o americana, ma somiglia di più all'ultimo film di Pappi Corsicato, "Il Volto di un'altra", per la banalità della storia e la capacità di costruire situazioni goffe e improbabili che si svolgono in quella classe sociale ricca e agiata, certamente meglio descritta da Neri Parenti nei suoi film di natale. La domanda che sorge al termine di ogni scena è "Ma che stanno facendo questi?".

I personaggi sono talmente caricati da sembrare macchiette, con una vena di maschilismo per come vengono presentate le donne (vuote e stupide) ma anche con un'arteria di femminismo, per come vengono disegnati gli uomini (vuoti e stupidi). Dalla segretaria fino al custode dell'aldilà, non si salva nessuno, tra faccette, mossette, tormentoni non riusciti, battute prevedibili, situazioni già viste e sentite.
Il tutto per riuscire a dire che un nemico, conoscendolo meglio, non è poi così nemico da dovercisi rovinare la vita e finire all'inferno.

È difficile sostenere questa cinematografia italiana; anche mettendocela tutta rimane impossibile trovare qualche aspetto per poter dire ai nostri lettori "andate a vedere questo film". Da Rubini e da interpreti di questo livello, l'Italia si aspetta di più.

Il film è finanziato dal Mibac con 500.000 di euro, ma anche dalla Regione Lazio e Rai Cinema, e a questo punto ci si chiede con quale criterio i membri delle commissioni ministeriali leggano le sceneggiature che, sulla valutazione per il contributo, valgono per circa il 70% del punteggio. Be' adesso, con questa epocale svolta nella politica italiana, cambierà di certo qualcosa.

02/05/2013, 16:45

Stefano Amadio