E' il momento in cui si forma un governo decisivo per le sorti del Paese. L'
ANICA, certa di interpretare il pensiero di tutta l'industria culturale italiana, chiede che al
Ministero per i Beni e le Attività Culturali giunga un ministro che abbia la capacità e la motivazione a interpretarne le esigenze. L'industria culturale italiana ha un'enorme potenziale e può contribuire in misura rilevante alla crescita economica occupazionale e civile del Paese.
Ma, come rileva Il presidente
Riccardo Tozzi "
fino ad oggi i ministri che hanno ricoperto quella carica hanno avuto un profilo esclusivamente rivolto alla conservazione, non alla creazione di nuovi beni attraverso le attività. L'industria culturale è l'avanguardia del sistema in tutti i paesi più avanzati a cominciare dall'America. Da noi la politica non ne ha mai pronunciato nemmeno il nome. Da un premier giovane colto e pragmatico come Enrico Letta, ci aspettiamo una scelta diversa: un ministro sensibile alla cultura e capace di gestire una politica industriale".