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AQUADRO - La prima volta, un tatuaggio, un telefonino


Il film di Stefano Lodovichi è il trionfatore (ex-aequo) del RIFF - Rome Independent Film Festival 2013


AQUADRO - La prima volta, un tatuaggio, un telefonino
Aquadro
La storia d'amore di due ragazzi di 16 anni, la loro "prima volta" in una storia seria che li porterà di fronte a scelte importanti e situazioni complicate, che metterà a dura prova loro stessi e il loro (acerbo) amore. Se il titolo è criptico ("A" alla seconda, in senso matematico, per i due protagonisti innamorati Amanda e Alberto), e il sottotitolo troppo fuorviante e smielato ("La prima volta non si scorda mai"), il film di esordio nel lungometraggio di Stefano Lodovichi, "Aquadro", è un'opera coinvolgente e stimolante, semplice nel suo sviluppo ma efficace nella trattazione e originale nei suoi elementi base (location - Bolzano - e attori, in primis).

La pellicola (anche se per un film tutto digitale come questo bisognerebbe trovare un nuovo sinonimo...) ha partecipato alla prima edizione del Premio Solinas Experimenta, pensato per autori under 35 e progetti da realizzare con un budget inferiore ai 200.000 euro. Da lì è iniziato il percorso produttivo che ha visto nascere "Aquadro", inserito nel progetto Rai Web Movies che prevede la distribuzione gratuita online di tutti i titoli.

Una trama come tante, certo, per un film adolescenziale che sa parlare a tutti: senza voler troppo svelare le svolte di sceneggiatura, "Aquadro" racconta i primi amori ma anche il rapporto tra i giovani e i nuovi media (internet, webcam, telefonini...) senza perdersi in discorsi retorici ma mostrandone pregi e difetti "possibili". Se la recitazione del giovane Lorenzo Colombi convince solo a tratti, è la vera protagonista Maria Vittoria Barrella a dare la prova migliore in un ruolo tutt'altro che semplice.

15/04/2013, 11:15

Carlo Griseri