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"Händel" - A Berlino, Franco Battiato presenta il nuovo film



Franco Battiato
Quando il mondo di due geni della musica, ma anche della vita e dell'arte tout court si incontra, non può che essere in modo sublime.
Franco Battiato e Georg Friederich Händel hanno circa 280 anni di differenza sulla carta d'identità, ma nessun punto di distanza quanto a sensibilità, estetica, percorso verso quell'alt(r)o livello che entrambi hanno perseguito e perseguono, l'evoluzione dell'umano verso qualcosa di superiore bellezza e profondità.
Per questo "Händel", il quarto film del maestro catanese presentato a Berlino 2012, avrà un respiro musicale antico e contemporaneo e una lettura che andrà ad indagare le radici intime dell'umano.
"Da anni immemorabili - ha detto con la verve di un ragazzino inquisitore e l'implacabilità di chi ha una missione il maestro - indago sull'esistenza umana in modo serio e profondo. Chi mi conosce sa che credo che la musica sia una lingua in codice che contiene il segreto dell'universo e della vita stessa. Amo le eccellenze, non quelle che vengono giù calate dalle stelle, ma quelle che trovano nel loro talento e nel loro corpo fisico il connubio perfetto, lavorandoci sopra. Handel è stato un uomo molto libero e un compositore eccellente, un vero genio. Cos'è il genio? Credo che ognuno di noi nasca con le stesse potenzialità, sta a noi individuare il proprio talento e farlo crescere. Credo però anche nella reincarnazione, per cui è possibile che qualcuno nascendo stia ad un livello più avanzato di altri. E quell'uomo eleverà lo spirito di coloro che, sensibili abbastanza, sapranno coglierne le azioni".

Il film sarà girato in Germania, Italia e Inghilterra. Le riprese inizieranno quest'anno e se tutto va bene hanno detto i produttori Orlandini e Moscatiello di Rebis Film alla fine del prossimo anno sarà in sala. Una produzione sostenuta anche da Francesco Cattini de L'Ottava, il Crc, l'istituto di cultura italiana a Berlino e la Lazio Film Commission.
Protagonisti saranno Willem Dafoe, nei panni di un barone amico del musicista e Johannes Brandrup, che sarà Händel.

"Ho scelto Dafoe perché con lui sono diventato amico due anni fa a New York. Venne a vedere un concerto, dicendomi che seguiva il mio lavoro da qualche tempo, mi invitò a cena e dopo un po' gli dissi se voleva essere nel mio prossimo film. Lui disse 'accetto senza nemmeno leggere la sceneggiatura'. Invece gliel'ho mandata e gli è piaciuta - purtroppo - così ora il film devo farlo! Quanto a Johannes volevo un attore tedesco bravissimo, che parlasse italiano e inglese e che in più suonasse il piano. Be' era lui".
Battiato ha concluso ricordando a tutti che il suo personale graal di ricerca anche cinematografica esclude un "film sugli assassini. Da miliardi di anni siamo stanchi di dover parlare di esseri subdoli che vengono dal sottobosco della materia, li ignoro perché conosco il loro inganno. All'opposto voglio parlare di esseri che sanno crescere spiritualmente, che con onestà e gioia di vivere, frequentano le zone elevate dell'essere".

13/02/2012, 16:09

Elena Dal Forno