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BACIATO DALLA FORTUNA, un titolo poco profetico per l'ultimo Salemme


BACIATO DALLA FORTUNA, un titolo poco profetico per l'ultimo Salemme
Da che parte iniziare per raccontare "Baciato dalla fortuna", ultimo film di Vincenzo Salemme? Si potrebbe cercare il motivo per cui questa volta l'attore e sceneggiatore napoletano abbia deciso di lasciare il posto dietro la macchina da presa a Paolo Costella invece di dirigersi da solo; o ancora come sia nata l'idea di ambientare a Parma (la città è molto bella e fa una gran figura sullo schermo) una storia di cui sono protagonisti 3 napoletani, 2 romani, 1 siciliano... e i parmensi (veri o finti, l'importante è che parlino con un accento marcatissimo per far capire di dove sono) si limitano a comparsate.

I buchi nella costruzione di questa commedia sono tanti, probabilmente pure troppi viste le scarse risate che questa storia di vincita milionaria al Super Enalotto del vigile urbano sempliciotto interpretato da Salemme riesce a carpire al suo pubblico.

Tutta qui la trama (Salemme dopo un colpo in testa non ricorda più se ha giocato o meno la sestina vincente), con la fidanzata infedele Asia Argento che vuole lasciarlo per scappare tra le braccia del comandante interpretato da Alessandro Gassman, che però la rispinge tra quelle di Salemme quando viene a sapere della presunta vincita milionaria... E poi ci sono gli amici, tra cui Dario Bandiera, vigile stupido e povero ma sposato con la splendida Elena Santarelli (che lo tradisce anche lei col comandante - di cui è gelosissma - ma pare amarlo alla follia...); la ex-moglie di Salemme, Paola Minaccioni (ancora vergine perché aspira al paradiso ma pronta a tutto per avere una parte di quei soldi) e un ricco gruppo di improbabili presenze.

Non c'è molto da salvare purtroppo in questo film: Asia Argento che torna in un film italiano e in una parte comica (eccessiva, sensuale e autoironica), Nicole Grimaudo che cerca di divincolarsi da un ruolo decisamente solo abbozzato (fa del suo meglio)... Non si capisce poi perché attingere alla comicità televisiva (Baz e Valeria Graci) per poi affidarle due ruoli davvero minimi.

I giochi di parola con il titolo sarebbero forse troppo facili, meglio semplicemente aspettare il prossimo giro con più fiducia.

06/10/2011, 17:40

Carlo Griseri