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"Dance for Life", una vita per la danza


Per la sua opera prima, Francesco Mazza ha scelto di raccontare una favola moderna con protagonisti il ballerino Francesco Mariottini nei panni del giovane Kostas e il suo "maestro" Massimo Ciavarro.


Esistono certe passioni, capaci di bruciarti forte nel petto, di darti la forza di affrontare le sfide del quotidiano, di orientare in un modo o in un altro la tua stessa vita. Proprio da una di queste, la danza, è nata "Dance for Life", opera prima del calabrese Francesco Mazza che uscirà nelle sale italiane nel prossimo ottobre, attraverso canali autonomi di distribuzione.

In piena estate centinaia di ragazzi provenienti da tutta Europa, fanno capolino in un villaggio turistico del Mediterraneo che ospita un concorso internazionale per scuole di ballo. Tra di loro il promettente Kostas, che a causa di un brutto infortunio del primo ballerino della compagnia e di una notizia inaspettata, si troverà a dover crescere in fretta sia come ballerino che come uomo.

La scelta fatta a monte dal regista è quella di dipingere il mondo della danza come volano per portare sul grande schermo i veri valori della vita, ma se l'operazione può dirsi riuscita nel messaggio, ciò non accade completamente in fase di sceneggiatura: il taglio estremamente positivo, porta spesso il film ad apparire fin troppo “pulito” e “ordinato”, soprattutto nei momenti della competizione e dello scontro fra squadre. All'interno di un cast molto ricco, vero protagonista risulta in ogni caso il ballo, scelto per sottolineare i momenti più carichi di emozioni, che si tratti di rabbia o di sensualità, di gioia o di dolore. Padre e maestro di Kostas è invece Massimo Ciavarro, protagonista di numerose commedie sentimentali anni '80, perfetto in quello che appare una sorta di passaggio di testimone nei confronti del giovane Francesco Mariottini, volto del piccolo schermo, noto per la partecipazione al talent show “Amici”, al suo debutto nel cinema.

A premiare in fine il grande sforzo produttivo di Mazza, è stata proprio l'Accademia Nazionale di Danza, che ha visto in Dance for Life un mezzo positivo e immediato per far avvicinare i più giovani alla suddetta disciplina.

09/05/2011, 10:14

Antonio Capellupo