Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

"Don Pierino", apologia di Gelmini senza se e senza ma


La difesa estrema e totale di Don Pierino Gelmini, ex sacerdote fondatore della Comunità Incontro accusato di abusi sessuali da parte di alcuni ospiti della sua comunità di recupero: sembra essere questo l'unico senso dell'ultimo film di Andrea Sbarretti, "Don Pierino".

Un'apologia senza se e senza ma del prete - o meglio del sacerdote, come amava farsi chiamare, o meglio ancora ex-sacerdote, essendosi dimesso dallo stato clericale per meglio difendersi dalle accuse.

L'interpretazione di Fernando Altieri nel ruolo di Gelmini è sentita, e la somiglianza è peraltro notevole, ma questo non basta a risollevare un film che ha proprio nel suo voler dimostrare fortemente e indiscutibilmente l'innocenza del suo protagonista il suo limite maggiore.

Don Pierino che prega, che costruisce la comunità mattone dopo mattone, che riflette, che aiuta gli ultimi, che lotta contro i "poteri forti" (si parla senza approfondire di dichiarazioni contro lobby ebraiche e contro lo stesso clero), che si inginocchia su un campo di calcio per annusare l'erba, che ride...

Il tutto inframmezzato da dichiarazioni in primo piano e direttamente in macchina di tante persone che sono passate per la Comunità Incontro in questi anni e di molti suoi collaboratori: "Grazie Don Pierino", è l'unica cosa che dicono, per tutto. L'apologia è completa.

Recitazione non all'altezza da parte degli attori secondari, musica troppo presente, fotografia poco curata, sceneggiatura a tratti poco chiara: tutte caratteristiche che non aiutano il film.

La qualità del prodotto "Don Pierino" pare interessare molto meno ai suoi autori rispetto alla diffusione della tesi che tutto ha mosso. E se non fosse chiaro, secondo Sbarretti Don Pierino è innocente.

13/04/2011, 08:02

Carlo Griseri