"Binari" racconta
l'avvicinamento ad Auschwitz attraverso gli occhi di una ragazza di oggi.
Il viaggio in treno di un gruppo di giovani per raggiungere uno dei più importanti e atroci campi di concentramento è un’esperienza di grande impatto, ma
il documentario è troppo freddo e asettico per emozionare veramente.
"Binari" sembra
un lungo spot dell’associazione Terra del Fuoco e della sua (lodevole) iniziativa del Treno della Memoria.
Se si può perdonare al documentario di non avere una grande fotografia, o riprese sempre efficaci, perché è stato girato in presa diretta, in treno e in condizioni non ideali,
meno si può accettare la sceneggiatura, un po’ povera, che privilegia lunghe camminate nella neve di Auschwitz, letture di testimonianze e qualche inquadratura d’effetto, come le camerate del campo o i mucchi di scarpe sequestrate ai prigionieri.
06/03/2011, 10:58
Carlo Griseri