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"Donatella": una commedia gentile e pacata


"Donatella" di Mario Monicelli con Elsa Martinelli (Orso d'Argento per la migliore intepretazione femminile nel 1956 al Festival di Berlino), Walter Chiari, Aldo Fabrizi e Gabriele Ferzetti, un film un po' dimenticato del grande maestro viareggino, ma che ha fatto da "spartiacque" per la sua brillante carriera, distribuito in DVD dalla CG Home Video.


E' il 1955 quando il maestro Mario Monicelli firma la regia di "Donatella", una commedia gentile e pacata con protagonista Elsa Martinelli, intepretazione che le valse l'Orso d'Argento alla Berlinale quale migliore intepretazione femminile. Il film, tra gli innumerevoli capolavori lasciati in eredità alla cultura italiana dal regista viareggino, morto lo scorso 29 novembre, è un'opera un po' dimenticata ai più, ma è un fedele specchio del nostro passato, di quella "commedia all'italiana" che ha fatto la storia del cinema italiano.

"Donatella" è la classica ragazza degli anni '50, di umili origini, una fanciulla delle borgate romane che dopo il ritrovamento della borsetta di una ricca signora la restituisce alla proprietaria, che colpita dalla sua onestà, le affida la casa quando deve assentarsi per alcune settimane. Come una sorta di "Conte Max" al femminile di Mario Camerini ("Il Signor Max" - 1937), film poi ripreso da Giorgio Bianchi ne "Il Conte Max" con Alberto Sordi e Vittorio De Sica (1957), Donatella conosce Maurizio, un amico della signora e tra loro nasce una reciproca simpatia, ma con il pensiero da parte del giovane che lei faccia parte della borghesia romana. Quando il ragazzo scopre che Donatella non fa parte di quel mondo fatato sospetta che la ragazza sia un'arrivista, e, per smascherarla, le propone il matrimonio. Sorprendentemente Donatella rifiuta, ma i fiori d'arancio sono soltanto rinviati...

Mario Monicelli arriva alla regia di questa storia, una sorta di "Cenerentola ai Parioli" dopo le co-regie con Steno dei film con protagonista Antonio De Curtis, in arte Totò, e "I Ragazzi della via Paal" del 1935. Questa opera è quasi uno "spartiacque" della carriera del regista toscano, che segna la sua indipendenza cinematografica, che lo porterà a realizzare i suoi successivi capolavori, dopo essersi accostato al mondo del cinema grazie all'amicizia con Giacomo Forzano, figlio del commediografo Giovacchino Forzano, fondatore a Tirrenia (PI) degli studios cinematografici della Pisorno. Oltretutto, "Donatella" è un viatico per la conquista dell'Orso d'Oro come migliore regista alla Berlinale del 1957 con il film "Padri e Figli".

Il film, che oltre ad Elsa Martinelli ha un cast di tutto rispetto, completato da Alan Furlan, Walter Chiari, Aldo Fabrizi e Gabriele Ferzetti, è uscito in DVD con la CG Home Video l'11 novembre 2010.

09/12/2010, 17:43

Simone Pinchiorri