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Note di regia del film "Le Fiabe di Mia Madre"


Note di regia del film
Gli eventi presenti nel film sono totalmente inventati. A livello tematico volevo esplorare quei motivi che negli anni, per una ragione o per l’altra, si sono rivelati importanti per me: per esempio il sentirsi sradicati e in bilico tra due mondi, l’abbandono, la lontananza, il passato, la ricerca delle proprie radici e quindi della veritŕ e di quegli elementi che, nella storia e nel passato della vita di ognuno di noi, tendono a rimanere sconosciuti, come per esempio la vita di chi e` venuto prima di noi ma che ha fondamentalmente influenzato la nostra. Ecco, il nostro passato č quello di chi ci circonda. C’č una frase che mi piace molto della scrittrice Melania Mazzucco. Suo padre anni prima di morire, le ha detto “Ricordati di ricordare”. Forse l’essenza č proprio questa, ricordare il passato o ritrovarlo (nel caso di questo film) per capire noi stessi e gli altri. In questo film ho aggiunto un po’ di mistero al passato delle protagoniste: un segreto che verrŕ alla luce grazie ad un fatto imprevedibile; un’ereditŕ che “piove” sulle ragazze all’improvviso, da parte di una donna sconosciuta.
Fino all’ultimo ho “litigato con me stessa”, perché il ruolo di Ariel, una delle sorelle italiane protagoniste, l’avevo scritto per me. Poi la mia attenzione si č spostata sempre piů verso la regia, ed essendo anche una delle produttrici del lungometraggio, ho deciso di rimanere dietro la macchina da presa per dare il meglio e non chiedere l’impossibile da me stessa. Credo di aver preso la decisione giusta. La tempesta di Shakespeare e` stata un’ispirazione molto forte, e` un testo che mi e` sempre piaciuto moltissimo e nel film ho voluto utilizzare molti elementi che rimandano al testo shakespeariano come per esempio la tempesta stessa che, nel film, e` certamente una tempesta di tipo esistenziale; poi la separazione ad opera dell’oceano, l’isola in cui Prospero e Miranda sono esiliati nell’opera di Shakespeare puo` ritrovarsi simbolicamente nell’isola di Manhattan dove alcuni personaggi del film sono, per cosi` dire, quasi nascosti, esiliati, in fuga dalla realta` e quasi sotto l’effetto di un incantesimo, nel caso del testo teatrale, la magia di Prospero. Anche i nomi delle protagoniste li ho scelti tra quelli di personaggi shakespereani per un motivo ben preciso che poi si capira` nel film, Ariel molto evidentemente, ed Olivia. La tempesta fa capolino anche all’interno del film come testo teatrale vero e proprio, infatti una delle protagoniste e` un’attrice che, all’inizio del film, sta provando proprio questo spettacolo; inoltre la madre delle protagoniste era legata a questo testo in modo particolare prima di morire, molti anni prima. La fine del film sara`, ancora una volta simbolicamente un “abbandono delle arti magiche”, un rifiuto della fuga per cercare la verita` di una vita vissuta davvero.

Paola Romagnani